Saint-Exupery, in mostra a Parigi, tra appunti, lettere e cimeli, i segreti del “Piccolo Principe” e del suo autore
Un’eccezionale collezione di manoscritti, disegni, prime edizioni, lettere e cimeli di Saint-Exupery – ben 23 oggetti – offerta al pubblico francese dal libraio antiquario parigino Benoît Forgeot, e in mostra a Parigi, che ospita nei saloni del Grand Palais Ephémère la Biennale degli antiquari, al via oggi fino al 26 novembre. Un omaggio al celebre scrittore, aviatore e militare d’oltralpe, papà de Il Piccolo Principe, il titolo più conosciuto e amato della sua produzione letteraria che tra riflessioni poetiche e personaggi simbolici, raccoglie le riflessioni dell’autore sul senso della vita, sul significato dell’amore e dell’amicizia, sulla solitudine e la forza dei legami. E affronta, sotto le velate spoglie della favola, un «romanzo filosofico» che affronta i temi eterni della condizione umana.
Saint-Exupery, in mostra a Parigi i segreti del “Piccolo Principe”
«Non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi»: recita la celebre frase che sigilla “Il Piccolo Principe”, capolavoro di Antoine de Saint-Exupery (1900-1944), che – si scopre grazie all’antiquario Forgeot – fu il frutto di una correzione. Lo rivela, infatti, il dattiloscritto del celebre capolavoro dello scrittore-aviatore francese, che il libraio antiquario parigino ha messo in vendita nell’ambito di Fab, la Biennale degli antiquari, in corso di svolgimento fino al 26 novembre. Dall’esame del dattiloscritto originale emerge infatti che la stesura definitiva riportava un’altra dicitura rispetto alla versione poi pubblicata: Saint-Exupery scrisse la celebre frase come correzione a matita, ponendola a lato della pagina. Per la precisione: la numero 57.
Dai manoscritti esposti, e in vendita presso un antiquario, correzioni e cambiamenti nella stesura del suo capolavoro
Nel capitolo XXI, in un dialogo con il Piccolo Principe, Saint-Exupéry, nella versione dattiloscritta, faceva inizialmente dire alla volpe: «Ciò che è più importante è ciò che non si vede». Questa versione è stata poi cancellata e sostituita dalla massima oggi conosciuta: «Non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi». Ma non c’è solo questa “chicca” in vetrina nella rassegna parigina. Alla Fab il libraio Forgeot proporrà un’eccezionale collezione di manoscritti, disegni, prime edizioni, lettere e cimeli di Saint-Exupery. Ma, come spesso accade nel mondo discreto della bibliofilia, l’appassionato che ha messo in vendita la sua collezione, ha preferito rimanere anonimo.
In mostra 23 oggetti eccezionali tra lettere e cimeli
Quel che sappiamo, allora, è che la raccolta comprende altri 23 oggetti eccezionali. Si va da una lettera scritta dallo scrittore alla madre all’età di 10 anni. A un insieme di 200 pagine manoscritte di Citadelle, il vasto saggio a cui stava lavorando al momento della sua morte. Fino a 32 lettere autografe alla moglie Consuelo, pubblicate per la prima volta nella loro Corrispondenza nel 2021 in Francia.