Sanchez di nuovo premier: la rabbia per il patto con i separatisti. Schlein da ridere: “Adelante Pedro”
“Adelante Pedro”: Elly Schlein si congratula con una frase patetica con Pedro Sanchez nominato premier per la terza volta a dispetto del voto popolare. Via libera del Parlamento al nuovo mandato al leader socialista, nonostante le polemiche e le proteste che nei giorni scorsi hanno infiammato il Paese. Il premier 51enne ha prevalso ottenendo 179 voti favorevoli e 171 contrari. Tutti e sette i deputati appartenenti al partito separatista catalano Junts, che aveva il potere di nominare Sanchez primo ministro o di costringere la Spagna a indire nuove elezioni, hanno votato a suo favore. E questo è il motivo della rabbia che sta divampando da giorni nelle piazze spagnole.
Sanchez di nuovo premier grazie all’accordo “di Palazzo” con i separatisti catalani
L’elezione di Sanchez , infatti, è avvenuta proprio grazie all‘accordo raggiunto con Junts, guidato da Carles Puidgemont, leader dei separatisti catalani; in cambio dell’amnistia per il leader stesso e gli altri membri del movimento. Un accordo di palazzo. Un patto che ha fatto infuriare non solo Vox, ma anche i popolari guidati da Alberto Feijóo. Oltre che una grande maggioranza di spagnoli scesi in piazza da giorni contro l’accordo con i separatisti. “Accuso il signor Sánchez di cercare di sovvertire l’ordine costituzionale; e di preparare un colpo di stato con la connivenza delle minoranze separatiste”: aveva detto il leader di Vox, Santiago Abascal, nel corso del dibattito parlamentare avvenuto mercoledì.
Schlein imbarazzante: “Adelante, Pedro. Maggioranza assoluta”. Ma non è vero
Per questo abbiamo definito “patetici” gli auguri della segretaria del Pd Elly Schlein. “Adelante, Pedro! Buon lavoro a Pedro Sanchez, rieletto premier a maggioranza assoluta. Una buona notizia per la Spagna e per l’Europa“. Gli “auguri” entusiastici e giocondi sono la raffigurazione plastica di quanto alla sinistras piaccia governare a dispetto del volto popolare. Tutto il mondo di sinistra è paese, sotto questo punto di vista. Il voto aveva dato la maggioranza al partito di centrodestra. E, soprattutto, gli spagnoli hanno manifestato nelle piazze contro un accordo con i separatisti. spregiudicate manovre di Pedro Sanchez per restare al governo, nonostante il voto popolare abbia premiato i popolari di Alberto Nunez Feijoo. E che a sinistra la pensino così è stato chiarito anche dal commissario europeo Gentiloni giorni fa nell’ambito di una convention dei socialisti europei.
Procaccini: “Grava un mandato di arresto europeo sui separatisti catalani”
“Quello che sta facendo Pedro Sanchez per creare una nuova coalizione è coerente – aveva detto l’esponente Pd – con il modello democratico europeo”. Provocando lo sconcerto dell’eurodeputato di FdI e co-presidente del gruppo Ecr, Nicola Procacciani, ricordando la posizione ufficiale espressa dalla Commissione europea. “Gentiloni smentisce la stessa Commissione Ue di cui fa parte”, aveva affermato Procaccini. Spiegando che “la Commissione Ue in una nota ufficiale firmata dal commissario alla giustizia, Didier Reynders, ha espresso ‘grave preoccupazione’ per la legge sull’amnistia ai promotori del referendum per la secessione della Catalogna: base del patto di governo tra Sanchez e Carles Puigdemont“. “Giova ricordare – ha proseguito il co-presidente dell’Ecr – che su coloro che sono accusati per la dichiarazione unilaterale di indipendenza della Catalogna, grava un mandato di arresto europeo spiccato dallo stesso governo Sanchez”.
Vox: “Sanchez liquida la democrazia”
“Non è dialettica – aveva detto il numero uno di Vox, Abascal-. Anche Hitler è salito al potere con le elezioni e solo allora ha manovrato per liquidare la democrazia”. Abascal aveva condannato soprattutto la concessione dell’amnistia: “Se il cittadino protestasse contro il suo colpo di stato, con quale legittimità potrei chiedere che non circondino questo stesso Parlamento e ci costringano a tornare indietro su quanto concordato?
Feijóo ha accusato Sánchez di commettere “corruzione politica”
Durante l’acceso dibattito che ha portato al voto, il leader del Partito Popolare Feijóo ha accusato Sánchez di commettere “corruzione politica” facendo accordi “che sono contro l’interesse generale” e sono motivati esclusivamente da “beneficio personale“. Feijóo ha predetto che il disegno di legge di amnistia avrebbe rilanciato il movimento indipendentista catalano e minacciato l’integrità della Spagna come paese. “Nessuno ha fatto di più per la causa separatista del signor Sanchez“, ha aggiunto.