Sberla alla sinistra: il 60 per cento degli italiani promuove la riforma targata Meloni. Il sondaggio
Sinistra “smontata” su tutti i fronti. L’ultima rilevazione Quorum/You Trend fa delle reazioni scomposte delle opposizioni carta straccia: il 60% degli italiani promuove la riforma costituzionale targata Meloni sul premierato. Dopo la firma del Quirinale e l’autorizzazione di trasmissione alle Camere del disegno di legge, adesso arriva un avallo diretto dall’elettorato italiano. Se gli elettori fossero chiamati oggi ad esprimersi sulla riforma, stando all’ultima rilevazione Quorum/You Trend, la promuoverebbero con il 60% di sì.
Riforma targata Meloni: il sondaggio che annienta la sinistra: “Vincerebbero i sì”
L’allarme lanciato dalle opposizioni non fa breccia: “Golpetto”, “Mani sulla Repubblica”, “Deriva autoritaria”; addirittura “bonapartisimo”: tali e tante le definizioni assurde e iperboliche uscite dalla propaganda anti-governativa. Secondo la rilevazione realizzata da Quorum/You Trend per Sky Tg24, i cittadini sono convinti che una riforma costituzionale sia necessaria. Per il 53% degli intervistati un provvedimento di riforma costituzionale è “molto” o “abbastanza” urgente. Tra gli elettori di centrodestra, ovviamente, la percentuale sale fino all’80%.
Sondaggio Quorum/You Trend
Entrando nello specifico del premierato, ossia l’elezione diretta del presidente del consiglio, il 54% degli intervistati si dichiara favorevole; e solo il 31% si dice contrario. La situazione non cambia se parliamo di referendum popolare: il 60% degli intervistati promuoverebbe la riforma costituzionale se fosse chiamata a votare. Piacciono soprattutto due cose: l’eliminazione dei senatori a vita di nomina presidenziale; e la possibilità di ovviare all’instabilità dei governi, ritenuto uun problema da eliminare. Per Schlein e compagni la situazione si fa dura. E i sondaggi sui partiti effettuati dall’istituto sono una ulteriore sonora sberla a Pd, che cala ancora:
I dati dei partiti: cresce ancora FdI. Perde ancora il Pd
Rispetto al 2 novembre scorso FdI si colloca al 29,0% (+0,4); il Pd retrocede ulteriormente sotto la soglia psicologica del 20%, collocandosi al 19,4%, con una perdita di un ulteriore 0,2%. Brutta aria per la Schlein, soprattutto perché il M5S, al 16,2% (+0,2), accorcia le distanze dai dem. E questo è un dato che accomuna anche altri sondaggi. La Lega è all’ 8,8% (-0,4). Forza Italia al 7,2% (-0,1), sostanzialmente stabile. Continua a calare Azione di Calenda, al 3,6% (-0,3), Alleanza Verdi Sinistra italiana si attesta al 3,5% (+0,2). Perde Renzi con Italia Viva al 2,9% (-0,2).. Infine +Europa con 2,5% (+0,1), ItalExit 1,9% (-0,3) UP 1,2% (=) NM 1,2% (+0,2).