Sciopero, Fratelli d’Italia: “Cgil e Uil hanno scelto di fare politica e non gli interessi dei lavoratori”

14 Nov 2023 18:16 - di Sara De Vico

La serrata si farà: Cgil e Uil non mollano e confermano lo sciopero contro la manovra convocato per venerdì 17, Una scelta che ha spaccato i sindacati e ricevuto la bocciatura del Garante degli scioperi. Fratelli d’Italia rispedisce al mittente le accuse e sottolinea la politicizzazione dell’iniziativa. “Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini insiste in uno sciopero che, ora dopo ora,  appare avere un carattere chiaramente politico. E lontano dalla difesa degli interessi dei lavoratori”. Così il capogruppo di FdI al Senato, Lucio Malan.

Sciopero, FdI: un richiamo politico indifferente ai risultati

“La legge di bilancio mette proprio il lavoro e la busta paga dei lavoratori al centro, con la credibilità dei risultati già ottenuti. Proprio oggi infatti i numeri dicono che, dopo il secondo record storico del tasso di occupazione, anche a novembre c’è un altro successo delle politiche economiche del governo Meloni. Unioncamere e Anpal ci informano che nel mese in corso sono previste ulteriori 430mila assunzioni con un incremento rispetto all’anno scorso del 12 per cento. Faranno uno sciopero contro questi risultati? “, chiede Malan. “O contro lo sgravio contributivo per 800mila donne? Non penso proprio. Ecco perché è evidente che le motivazioni sono di carattere politico. Il problema per loro non è cosa c’è dentro la manovra di bilancio ma il fatto che queste misure portino la firma del governo di centro destra”.

Alla Camera Foti incontra una delegazione della Cgil

A dimostrazione dell’apertura al dialogo e della disponibilità di governo e maggioranza oggi a Montecitorio si è svolto l’incontro tra il capogruppo Tommaso Foti e una delegazione della Cgil, assente il leader Maurizio   Landini. Nel corso del colloquio sarebbe stato toccato solo marginalmente il tema dello sciopero generale indetto per venerdì da Cgil e Uil.

Salvini: mi dispiace per Landini, se c’è da precettare lo farò

Intanto Matteo Salvini va avanti per la sua strada. “Leggo gli insulti di Landini sui giornali ma io faccio il ministro, non posso avere antipatie, qui si parla di lavoro”. Così il ministro dei Trasporti in merito allo sciopero che infiamma l’attualità politica. “Se Landini si offende mi dispiace per lui io tiro dritto”, continua Salvini che non esclude di procedere alla precettazione. ”Mi metto nei panni dei dipendenti: ogni giorno 20 milioni di persone viaggiano con i trasporti pubblici e venerdì 17 farò di tutto per evitare che le persone non si possano spostare. Se c’è da precettare lo farò. Questo è uno sciopero contro la manovra economica che è stato lanciato prima della manovra economica, poi ditemi che non c’è pregiudizio. Non possiamo fermare l’Italia per lo sciopero di due sindacati”.

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