Seconda notte di carcere a Verona per Filippo Turetta: chiede di vedere i genitori e libri da leggere

27 Nov 2023 9:38 - di Eugenio Battisti

Filippo Turetta ha trascorso la sua seconda notte nel carcere di Verona. Arrestato in Germania, dopo una lunga fuga, è accusato di aver ucciso a coltellate la sua ex fidanzata Giulia Cecchettin. E di averla gettata sulle sponde del lago di Barcis.

Seconda notte in carcere per Filippo Turetta

Il ventiduenne si trova in un reparto di alta sicurezza, sorvegliato a vista anche di notte, dove ha incontrato Fra Alberto,  il cappellano del penitenziario. Oggi vedrà per la seconda volta il suo avvocato, Giovanni Caruso che avrà accesso agli atti depositati dalla procura di Venezia. Previsto per domani il confronto con il giudice e con il pm Andrea Petroni: davanti a loro Filippo Turetta a potrà scegliere di rispondere o di restare in silenzio.

Ha chiesto di vedere i genitori e libri da leggere

Dal carcere di Montorio, intanto, cominciano a diffondersi  le prime informazioni sullo stato del ragazzo. In un primo momento era stato detto che fosse disorientato e provato, ora sembra aver iniziato ad abituarsi alla realtà. Il presunto assassino di Giulia Cecchettin avrebbe fatto due richieste: di vedere il padre e la madre e di avere dei libri da leggere. Consapevole, evidentemente, del lungo periodo che dovrà rimanere in carcere. Secondo quanto riportato da Repubblica avrebbe confessato agli operatori di avere “un po’ paura”.

Oggi l’incontro con il legale, domani l’interrogatorio

Turetta si trova in una cella insieme a un altro detenuto, anche lui in carcere per reati molto gravi e dello stesso genere. Appena possibile potrà incontrare papà Nicola e mamma Elisabetta. La visita non potrà avvenire prima dell’interrogatorio di garanzia davanti al giudice Benedetta Vitolo, che si terrà domani.

Provato e disorientato, “ho un po’ paura”

Dopo aver chiesto di leggere si è informato sulle regole (“adesso cosa succederà”?) e ha avuto un colloquio di mezz’ora con il cappellano. Dopo una settimana nel carcere di Halle, in Germania, dove è stato arrestato, due giorni fa è rientrato in Italia, scortato dai responsabili dello Scip e dai carabinieri. Se domani, col suo avvocato Giovanni Caruso, deciderà di parlare e di rispondere alle domande del gip,, dovrà spiegare tanti misteri e buchi neri. Compresa l’atrocità degli atti commessi prima di gettare l’ex fidanzata nel lago. “Perché  così tanta cattiveria? Perché?”, chiede disperato lo zio di Giulia, Andrea Camerotto. Domanda che non trova risposte. Che forse non può trovarne.

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