“Ti faccio fare la fine di Giulia”: mentre l’Italia va in piazza contro la violenza sulle donne, da Aosta arriva l’ultimo grido

25 Nov 2023 13:05 - di Redazione
violenza donne

Con l’Italia in piazza oggi contro la violenza sulle donne, all’orrore inferto dal suo ex fidanzato su Giulia Cecchettin, si aggiunge anche lo sfregio del rischio emulazione. Dell’ultimo ragazzo incapace di vivere l’abbandono – un diciottenne di Aosta –. E che, lasciato dalla giovane fidanzata (minorenne) dopo continue vessazioni avrebbe cominciato a minacciarla e poi a pedinarla. Fino ad arrivare ad intimarle: «Ti faccio fare la fine di Giulia Cecchettin»…

Violenza sulle donne, mentre l’Italia scende in piazza l’ultimo allarme arriva da Aosta

Ora, come riporta il sito del Tgcom24 che rilancia la notizia in arrivo da Aosta, nei confronti del 18enne è stato firmato un ordine di custodia cautelare. Sono stati i genitori della ragazza, una studentessa, a rivolgersi ai carabinieri. Dopo il tragico epilogo della vicenda di Giulia Cecchettin, la mamma e il papà della ragazza, una studentessa minorenne, hanno deciso di non attendere oltre e di scongiurare il rischio di evoluzioni drammatiche che, proprio in questi giorni, hanno sconcertato, spaventato, e indignato l’opinione pubblica sulla recrudescenza di un fenomeno annoso e inquietante.

Arrestato un 18enne dopo vessazioni e minacce alla ex fidanzatina

Quella specularità di situazioni con il caso della povera Giulia, poi, deve aver chiuso il cerchio, sollecitando ulteriormente i genitori della studentessa a intervenire in nome di quella prevenzione sempre sollecitata ma troppe volte non perseguita energicamente. E così, dopo vessazioni, minacce e violenze la giovane aveva lasciato il ragazzo, ma la reazione del giovane – che ha indotto i genitori della ragazza a intervenire e subito – non ha spezzato la catena di soprusi. Il 18enne, infatti, stando a quanto ricostruisce il sito citato secondo quanto riportato dai carabinieri, avrebbe cominciato a mandare alla ex messaggi minatori. Poi a pedinarla davanti a scuola. Ad appostarsi alla fermata dell’autobus. E, infine, a pronunciare la minaccia di morte.

Alla ragazza (minorenne) il giovane avrebbe detto: «Ti faccio fare la fine di Giulia Cecchettin»

Secondo quanto fin qui ricostruito e riportato dall’Arma, allora, i due giovani erano sentimentalmente legati da quando entrambi erano minorenni. Nel corso del tempo, però, la relazione era degenerata in vessazioni psicologiche. Minacce. E anche violenze. Una sopraffazione e una veemenza che, a un certo punto, la giovane si è rifiutata di incassare e tollerare, decidendo di interrompere la frequentazione e negando ogni possibilità di ripresa di quella relazione malsana e pericolosa. Così, quando la giovane ha deciso di non frequentare più il ragazzo, quest’ultimo «ha iniziato a tormentarla con messaggi minatori e a pedinarla arrivando a minacciarla con la frase “ti faccio fare la fine di quella là”». La famiglia della ragazza, molto preoccupata, si è quindi rivolta ai carabinieri.

Violenza sulle donne, l’allarme e il monito dei carabinieri: «Ogni atteggiamento anomalo deve essere segnalato»

Il resto, fino al fermo, lo hanno motivato il racconto fatto in caserma e gli accertamenti compiuti in seguito che, evidentemente, hanno giustificato la misura cautelare di custodia in carcere. Pertanto, il diciottenne è stato rintracciato a casa ieri, e portato a Brissogne. Un arresto a cui è seguito – e non poteva essere diversamente dopo il clamore mediatico dell’omicidio di Giulia Cecchettin – l’allarme dell’Arma sul rischio di emulazione, sempre dietro l’angolo. Specie quando le dinamiche di coppia già gravemente compromesse ne facilitano l’attuazione. Per questo – hanno sottolineare i militari – al minimo segnale, bisogna intervenire e prevenire eventuali tragedie. Per questo, hanno ribadito i carabinieri, «ogni atteggiamento ritenuto anomalo deve essere sempre segnalato sia dalla persona offesa e anche dalle persone che le sono vicino».

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *