“Ti sfiguro con l’acido”, a Ercolano 36enne pretende a suon di minacce che la ex torni con lui: arrestato per stalking
Stalking e una violenza crescente, quotidiana, invasiva e persistente, quella che un 36enne pregiudicato di Portici ha continuato a riversare sulla sua ex fidanzata 34enne a Ercolano, in provincia di Napoli. Una persecuzione agita con minacce rivolte in più occasione contro la donna. L’ultima: «Ti sfiguro con l’acido». Ma anche direttamente con minacce di morte, perpetrate a corredo di un pedinamenti e incursioni notturne in una delle quali l’uomo avrebbe tra l’altro distrutto l’auto della vittima delle sue intimidazioni. Oggi il 36enne, a seguito delle azioni e degli avvertimenti sferrati a più riprese, è stato arrestato per stalking. Come riporta tra gli altri il sito del Tgcom24 dando la notizia, allora, «secondo l’accusa, l’uomo voleva riallacciare la relazione con la sua ex compagna».
Stalking, «Ti sfiguro con l’acido»: le minacce alla ex di un pregiudicato napoletano
Un copione tragicamente letto e riletto, quello messo in atto dal pregiudicato napoletano ora in manette. Un rituale inquietantemente noto, quello eseguito anche in questo caso, che poteva culminare in un epilogo drammatico se le forze dell’ordine non lo avessero fermato. In un primo momento, infatti, l’uomo ha inviato messaggi sul cellulare della ex. Poi si è presentato sotto casa della donna e, dopo i continui rifiuti opposti dalla vittima di stalking, ha cominciato a minacciarla di morte. La donna, stanca delle continue vessazioni e terrorizzata dall’aggressività e dal degenerare della situazione, ha denunciato gli episodi ai carabinieri.
L’uomo è finito in manette: i carabinieri salvano la donna da un drammatico epilogo
Momenti e azioni ora al vaglio dei militari di Ercolano, alle prese con indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, sezione indagini “Violenza di genere e tutela delle fasce deboli della popolazione”. Indagini che, come riferisce il sito di Napoli Today, hanno consentito agli inquirenti di «acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo che in più occasioni aveva minacciato la donna di morte nonché di sfigurarla con l’acido, ingenerando timore nella vittima per la sua incolumità personale, arrivando a pedinarla nelle ore notturne e a provocare danni alla sua autovettura».