Tolkien, Meloni: “Vedo nervosismo da parte di chi ha pensato che la cultura gli appartenesse”

20 Nov 2023 13:19 - di Adriana De Conto
Tolkien Meloni

La premier Meloni torna a sottolineare “la bellissima mostra su Tolkien promossa dal Ministero della Cultura: è un omaggio alla ricchezza delle idee, alla fantasia e alla capacità di ispirare generazioni”, scrive su Instagram la presidente del Consiglio. Postando il video sulla mostra nel corso della visita da lei compiuta. Aggiunge nella sua riflessione. “E stupiscono le polemiche dei soliti noti sull’organizzazione della più grande mostra mai dedicata in Italia all’autore di uno dei libri più venduti e amati della storia della letteratura.

Mostra su Tolkien, Meloni: “Stupiscono le polemiche”

“Dimostra il nervosismo di chi ha pensato che la cultura gli appartenesse, che potesse essere appannaggio di una parte politica e non di tutti. Quel tempo è finito”. Un messaggio netto ai tanti che nervosamente hanno iniziato – prima durante e dopo, a mostra inaugurata – a criticare la presenza del governo e dei suoi ministri ad una iniziativa che sta lasciando il segno. Eppure l’importanza della rassegna ha lasciato il posto all’astio politico delle sinistre,

Il livore di Montanari per la mostra su Tolkien

La premier ha visitato la mostra mercoledì scorso e subito il giorno dopo da Corrado Formigli a Piazza Pulita è andata in scena il processo assurdo. “Eh, ma è la prima volta che si fa una mostra sull’autore preferito di un premier”… Preferenza più volte espressa pubblicamente e nei libri dalla stessa Meloni. Il che nulla dovrebbe togliere alla grandezza letteraria del genio di Tolkien; e al “primato” italiano di avere allestito la più grande e completa mostra sull’autore del “Signore degli Anelli”. Invece è andato in onda il peggio. Se piace alla premier la mostra è da rigettare, è il sunto politico che a sinistra va per la maggiore.

Montanari: “La mostra? Una cosa da operetta”

Il peggiore – o il più nervoso  per dirla come il premier, è stato Tomaso Montanari. Per il Rettore dell’Università di Siena il fatto di avere fatto una mostra sull’autore preferito della premier è cosa “da operetta“. Ossia, la mostra su uno dei più grandi scrittori a livello mondiale è da lui derubricata a “compiacenza” verso il presidente del Consiglio. “Dio, patria, Tolkien e famiglia, scrive livorosamente su X. Chiedendosi sempre dai social “perché la Gnam dedica una mostra a Tolkien; piegandosi alla sottocultura della destra di matrice fascista”. Critica persino la location.

“Montanari su Tolkien fa la figura del nano intellettuale”

Non se ne fa una ragione, siamo ben oltre la critica politica. Il delirio di Montanari è fluviale: “Siamo in una drammatica provincia, siamo su “Fascisti su Marte”. Meloni ha parlato di “nervosismo” ed è stata sobria. Qui c’è di più, c’è uno stato mentale rabbioso e una visione intellettuale da “nano intellettuale”, come scrive Pietro Molteni sul sito di Nicola Porro. Montanari sragiona e fa una metafora politica agghiacciante. Parla di potere “incostituzionale” – quello da cui proviene, secondo lui, il governo attuale – che “lotta” tolkenianamente per conquistarlo. Le “radici che non gelano sono quelle fasciste- dice Montanari- , di una minoranza catacombale, che ad un certo punto esce a riprendersi il governo”. E qui l’insensatezza raggiunge vertici inimmaginabili.

Nervosismo e rancore

Montanari su Tolkien fa la figura del nano intellettuale”, scrive Molteni sul sito di Porro. Il giovane studioso che vive negli Usa spiega – come sa chi il libro lo ha letto-  che gli Hobbit eroi del romanzo raccontano il loro viaggio in capo al mondo non per ottenere il potere, ma per distruggerlo: per buttare il maledetto anello Potere nel vulcano così che sia finita per sempre. “Di cosa stiamo parlando? Dov’è la conquista del “governo”? Altro che “nervosismo”, altro che “polemiche”, qui intravediamo solo rancore cieco e sordo.

 

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