Violenza sulle donne, parte il corteo di Roma rovinato dai cori pro Palestina e anti-Meloni

25 Nov 2023 16:31 - di Stefania Campitelli

Appuntamento alle 14,30 al Circo Massimo per il corteo contro la violenza sulle donne diretto a San Giovanni dove si concluderà con una maratona di interventi per denunciare la mattanza quotidiana. Donne, uomini, giovani e meno hanno risposto in massa all’appello di piazza dell’associazione Non una di meno, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e a pochi giorni dal ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin uccisa per mano dell’ex fidanzato.

Violenza sulle donne, in migliaia al Circo Massimo

Cinquantamila (superiore alle stime della vigilia) il numero dei partecipanti che sfilano per le strade della Capitale. In apertura del corteo le attiviste hanno intonato il coro ”Insieme siamo partite, insieme torneremo non una, non una, non una di meno”.  Tanti i cori nel nome di Giulia al grido di “bruceremo tutto”. “Oggi i maschi stanno dietro” dicono al megafono dal camion che apre il serpentone, dove ci sono anche alcuni bambini. A sfilare anche una delegazione dei palestinesi. “Questa è una piazza politica. La questione della violenza è politica”, dice un’attivista a un punto stampa. “Il nostro richiamo è ‘Ci vogliamo vive e libere'”. Tra i personaggi noti del mondo dello spettacolo Paola Cortellesi, Fiorella Mannoia, Malika Ayane, Noemi, Luisa Ranieri, Luca Zingaretti e Ferzan Ozpetec.

L’abbraccio tra Schlein e Landini

Si fa ben notare l’abbraccio in favore di telecamere tra Elly Schlein e Maurizio Landini durante il corteo.  La segreteria del Pd e il numero uno della Cgil si sono intrattenuti a parlare in disparte soddisfatti per la “straordinaria partecipazione” alla mobilitazione di piazza.

Bandiere palestinesi e cori anti-Meloni

Non mancano bandiere della Palestina e  cartelli contro il governo Meloni. Un’occasione sprecata per una mobilitazione trasversale, che vede la partecipazione anche di esponenti politici e giornaliste di destra. Un fuor d’opera che mal si concilia con l’approvazione all’unanimità della proposta di legge sui femminicidi targata Roccella votata l’altro ieri alla Camera a tempo di record.

Un’occasione sprecata: questa è una piazza politica

“Crediamo che oggi sia sotto gli occhi di tutti che oggi è in atto una feroce aggressione ai palestinesi”, dice una manifestante di Non una di meno davanti ai fotografi. “È in atto una occupazione dei Territori palestinesi da 75 anni. E noi esprimiamo solidarietà ai popoli oppressi all’interno del mondo. Tutti”.

Luci rosse alla Camera, al Senato e al Colosseo

Roma è l’unica piazza: decine di manifestazioni in tutta Italia hanno scandito le denunce contro la violenza di genere. Al Senato e alla Camera porte aperte le luci rosse (colore simbolo della Giornata) accese fino a tarda notte. Illuminato di rosso anche il Colosseo, mentre il Palazzo Senatorio si tingerà di arancione.

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