A Napoli non si festeggia il Natale, ma “i Natali” per non offendere le altre religioni e le altre culture
La presentazione in pompa magna, con tanto di diretta video, doveva servire a creare enfasi e attenzione sulla grande idee del Comune di Napoli: festeggiare non solo il Natale cattolico, l’unico, secondo un ragionamento storico, religioso e di buon senso, ma anche gli altri “Natali” religiosi, nel segno del rispetto e dell’integrazione. La rassegna promossa dal Comune di Napoli, e in programma dall’8 al 30 dicembre, vede un ricco cartellone di eventi che racconta il Natale declinando la “Cultura Plurale”. Che significa? Boh. “Altri Natali perché partendo, da una Napoli crocevia di incontri e nuove prospettive, realizza un progetto plurale, risultato di continue elaborazioni e connessioni”. Ariboh…
C’entra forse il politicamente corretto, tipo il fatto che il bambino o la bambina vanno declinati in modo neutro? O c’entra che nelle scuole, non solo di Napoli, non si può festeggiare il Natale perché troppo cattolico e poco musulmano, o buddista o induista?
Il mistero di Napoli che festeggia i “Natali” nel nome dell’integrazione
Proviamo a capirci qualcosa con il messaggio dei sindaco Manfredi: “Il Natale viene declinato in diverse forme: in 23 giorni di spettacoli, con 150 eventi in 10 municipalità vedremo, ascolteremo, toccheremo infatti i Natali degli altri. Un cammino realizzato da 31 associazioni del territorio per scoprire un mondo che va oltre i confini che conosciamo e per continuare ad arricchire al contempo il tessuto culturale della nostra città ‘plurale’ e policentrica'”. Anche in questo caso è difficile capire perché si chiami “Natali” e non “Natale” la rassegna. Quale altra religione o cultura festeggia il Natale cristiano? Quali sarebbero gli altri “Natali”?
Gasparri accusa: “Neanche una foto del presepe nelle locandine”
Una chiave di lettura prova a darla Maurizio Gasparri: “Manfredi ha scelto di chiamare la rassegna di eventi di Natale del Comune di Napoli ‘Altri Natali’, con il sottotitolo esplicativo ‘la cultura è plurale’. A Manfredi sfugge che il Natale è solo uno ed è la ricorrenza della nascita di Gesù. Un evento unico e irripetibile, celebrato in tutto il mondo da due miliardi e mezzo di cristiani, non un convegno di intellettuali del Pd”, dice il capogruppo al Senato di Forza Italia. “Nella grafica degli ‘Altri Natali’ di Manfredi – aggiunge Gasparri – manca una delle espressioni più belle della cultura italiana e napoletana: il Presepe, che rappresenta in scene l’evento della nascita di Cristo. Nel programma invece ci sono il ‘Cinema del mediterraneo e del Medio Oriente’, la ‘Memoria dei femminielli napoletani’, ‘L’ intelligenza artificiale ed i robot’. Ma che cosa c’entra con la nascita di Cristo?”.
Nulla, ma è plurale, che suona così bene a sinistra, perfino quando si parla del Natale…