
Archeologia: la tecnologia “resuscita” Arsinoe, città perduta dell’Egitto greco-romano
Una città perduta e uno scavo archeologico dimenticato riemergono grazie alla tecnologia in una suggestiva mostra al Museo di Antropologia ed Etnologia di Firenze. Giovedì 14 dicembre si apre a Palazzo Nonfinito (ore 17 – Via del Proconsolo, 12 – piano terra, aula 1) “Arsinoe 3D. Riscoperta di una città perduta dell’Egitto greco-romano”, una mostra che recupera con reperti originali e ricostruzioni digitali la missione archeologica condotta nell’inverno fra il 1964 e il 1965 dall’Istituto Papirologico ‘Girolamo Vitelli’ dell’Università di Firenze sul sito dell’antica Arsinoe, per molti secoli capoluogo di una delle regioni più prospere dell’antico Egitto (il Fayyum).
“Arsinoe 3D” a Firenze: la tecnologia “resuscita” uno scavo dimenticato
Tecniche di ricostruzione digitale applicate a materiale di archivio (foto, mappe, rilievi) permetteranno ai visitatori di esplorare virtualmente l’area di scavo, che successivamente fu ricoperta dall’espansione urbanistica della moderna città Medinet el-Fayyum. Sono, inoltre, esposti diversi reperti ritrovati durante la missione, utili a far luce, insieme ad alcuni papiri dell’importante collezione dell’Istituto Papirologico, su molti aspetti della vita quotidiana degli abitanti dell’Egitto greco-romano. L‘esposizione, che resterà aperta fino al 15 maggio, nasce dalla collaborazione tra l’Istituto Papirologico, il Dipartimento di Architettura dell’Ateneo fiorentino e il DAda-LAB del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Pavia. Ed è ospitata all’interno del percorso espositivo del Museo di Antropologia e Etnologia del Sistema Museale dell’Ateneo fiorentino che è co-organizzatore dell’iniziativa e suo promotore.