Casal Palocco, lo youtuber che ha travolto e ucciso Manuel chiede di patteggiare la condanna a 4 anni

18 Dic 2023 19:24 - di Alessandra Parisi

Ha chiesto di patteggiare una condanna a 4 anni di carcere Matteo Di Pietro, il giovane youtuber accusato di omicidio stradale e lesioni, trovato positivo ai test di droga. Il ragazzo, alla guida di un Suv, lo scorso 14 giugno a Casal Palocco causò il terribile incidente nel quale è morto il piccolo Manuel di 5 anni.

Casal Palocco, lo youtuber chiede il patteggiamento

Il piccolo viaggiava con la mamma e la sorellina rimaste ferite nello scontro. La Procura, a quanto si apprende, ha dato parere favorevole e adesso il gip dovrà fissare l’udienza. Nelle scorse settimane la procura aveva chiesto e ottenuto il giudizio immediato. La prima udienza era stata fissata al 27 febbraio. L’episodio destò una straordinaria ondata di condanna del fenomeno crescente di video borderline che pullulano sui social, in particolare su TikTok.

Le testimonianze di chi era a bordo del Suv

Già il giorno precedente all’incidente a Casal Palocco gli amici che erano in auto con Matteo Di Pietro lo avevano invitato ad andare piano. È quanto emerge da una testimonianza contenuta nell’ordinanza con cui il gip di Roma Angela Gerardi ha disposto gli arresti domiciliari per Di Pietro. “Ero seduto sul sedile centrale posteriore”, ha raccontato uno dei ragazzi che viaggiava a bordo del Suv Lamborghini. “Non guardavo la strada perché avevo in mano la telecamera e mi stavo riprendendo. Mentre rivolgevo domande a chi era con me del tipo: ‘A chi piace questa macchina? Ci sei mai salita?’. E una volta finita di registrare la scena, rivolto a Matteo gli ho chiesto di andare piano”.

L’ultima immagine che ho è la smart davanti a noi

“L’ultima immagine che mi è rimasta impressa è quella della macchina orizzontale ferma davanti a noi”, racconta a sua volta la ragazza che si trovava a bordo dell’auto guidata dallo youtuber. “Matteo non andava sicuramente a 40 km orari. Ma nemmeno eccessivamente veloce e una volta che aveva visto la Smart ha provato a frenare. Dopo l’impatto – ha raccontato agli inquirenti –  sono scoppiati entrambi gli airbag. Sono scesa per ultima dalla macchina perché la portiera era bloccata dalla Smart. E ho immediatamente prestato assistenza al piccolo Manuel”.

“Gli dicevamo di non andare forte”

Un’altra testimone, che si trovava in auto su via di Macchia Saponara in direzione via Cristoforo Colombo, ha riferito di aver assistito all’incidente. E, dopo aver sentito un urto, si aver visto davanti a sé una Lamborghini di colore azzurro che trascinava una Smart Forfour bianca fin sul marciapiede.

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