CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Pirondini

Conflitto d’interessi del senatore Pirondini (M5s) con figuraccia. Costretto alle dimissioni

Politica - di Luisa Perri - 16 Dicembre 2023 - AGGIORNATO 16 Dicembre 2023 alle 18:01

È bufera sul senatore grillino Luca Pirondini: ha infatti presentato un emendamento da 7,5 milioni per il teatro Carlo Felice di Genova nel quale è membro del cda. Un clamoroso conflitto d’interessi e un giallo sulle sue annunciate dimissioni, ma fino a ieri non arrivate al ministero della Cultura.

Il musicista, nominato nel 2019 dal ministro compagno di partito Alberto Bonisoli e confermato dal ministro Dario Franceschini (Pd), al quotidiano ligure Il Secolo XIX ha dichiarato di avere lasciato l’incarico – comunque a titolo gratuito – lo scorso 6 dicembre con una lettera indirizzata al presidente del Cda, che poi è il sindaco di Genova, Marco Bucci. Motivazione ufficiale: «Non ci sono più le condizioni per rappresentare il Ministero della Cultura». Ma è arrivata una nota ufficiale che lo sconfessa.

Mazzi sbugiarda il senatore grillino: mai arrivata al ministero la lettera di dimissioni

«Il senatore Luca Pirondini ha dichiarato oggi alla stampa di aver lasciato l’incarico di consigliere d’amministrazione al Teatro Carlo Felice di Genova sin dal 6 dicembre. Ma non sembra così. Innanzitutto va rilevato che l’emendamento con cui il senatore genovese, in palese conflitto di interessi, ha formulato la richiesta di erogazione straordinaria a favore del Carlo Felice risale al 21 novembre scorso, data in cui, per sua stessa ammissione, era evidentemente ancora in carica come consigliere. Ma c’è di più. Al ministero della Cultura, ad oggi, non è ancora pervenuta alcuna lettera di dimissioni». Lo ha scritto venerdì 15 dicembre (e le date in questa vicenda sono importanti) in una nota il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi.

«Ricordiamo, infine, per onore di verità – conclude il sottosegretario – che nel 2022, al Carlo Felice, sono stati erogati dal MiC contributi pari a 28 milioni e 920 mila euro, che equivalgono, giusto per dare un’idea, a 80 mila euro al giorno, considerando anche sabati, domeniche e festività».

La giustificazione di Pirondini: le mie dimissioni annunciate ma non formalizzate

In una nota Pirondini si giustifica in questi termini. «La mia lettera di dimissioni dal consiglio di indirizzo del Teatro Carlo Felice di Genova è stata inviata al Presidente della Fondazione, che come da prassi ne dà notizia ufficiale al primo consiglio utile, vale a dire oggi. Io stesso, per rispetto del Teatro, ho atteso la giornata di oggi per rendere pubblica la notizia». Lo precisa in una nota il senatore M5s Luca Pirondini, che aggiunge: «È triste che un esponente del governo si attacchi a un simile cavillo per attaccarmi in maniera tanto strumentale. Quanto all’emendamento a favore del teatro per i tagli inflitti dal governo di cui Mazzi fa parte, ho gia’ spiegato che lo rivendico orgogliosamente e che lo rifarei mille volte, assolvendo il mio dovere di parlamentare e di rappresentante del territorio che mi ha eletto. Quello che lascia francamente di stucco e’ l’accusa, da parte di Mazzi, di ‘palese conflitto di interessi’. E’ un’accusa che rispedisco al mittente, anche perche’ sul tema e’ Gianmarco Mazzi ad essere un vero esperto», conclude il parlamentare grillino. L’ennesima figuraccia per il M5s, probabilmente neanche l’ultima.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Luisa Perri - 16 Dicembre 2023