Crosetto alla Camera: “Mie parole mistificate. Mai parlato di cospirazioni, mi fido dei giudici”
”Non pensavo che qualcuno potesse contestare un ministro che viene a rispondere a una interpellanza…”. Così Giulio Crosetto, febbricitante, nell’Aula semivuota di Montecitorio per rispondere all’interpellanza urgente di + Europa. Che incalza per chiarire il senso dell’intervista ‘scandalo’ al Corriere della Sera sui magistrati.
Crosetto: ecco sono qua, febbricitante
Il ministro della Difesa replica subito alle polemiche del capogruppo Pd Chiara Braga. “Strano che il Pd contesti. Io ho dato la mia disponibilità dal giorno dopo a essere presente in Commissione. Mi hanno chiesto di essere presente in Antimafia? Certo. Me lo ha chiesto il Copasir e io ‘certo..’. Ho dato la disponibilità a venire alla Camera? Certo. Sono venuto a rispondere febbricitante con 39 di febbre per rispetto del Parlamento”.
Ho dato subito la mia disponibilità a riferire
Però – precisa- mi è stata chiesta una cosa a cui ho detto no. Di sostituire l’informativa prevista sul Medio Oriente. Ho detto no perché l’informativa è fondamentale e importante”. Sono una trentina i deputati presenti a Montecitorio: tra questi i leader di M5S e Pd, Giuseppe Conte ed Elly Schlein. I primi a sollevare attacchi contro il titolare della Difesa, intorno al quale tutto il centrodestra ha fatto quadrato.
Hanno messo su un plotone d’esecuzione
“In questi giorni è stato messo su un plotone di esecuzione ad personam“, prosegue Crosetto, meravigliato da tanto clamore. Poi viene al merito delle polemiche e delle strumentalizzazioni delle opposizioni. ”Onorevole Della Vedova, sono profondamente colpito dal tentativo di mistificazione delle mie parole. Che anche lei, che conosco da decenni, sta cercando di mettere in piedi”, dice Crosetto al deputato che gli chiede di circostanziare le sue accuse.
Non ho mai attaccato le toghe di cui mi fido
“Io non ho attaccato e non attaccherò mai la magistratura. E quando c’è stata la necessità di rivolgersi a un magistrato per denunciare fatti gravi, l’ho fatto. Come quest’estate, quando abbiamo discusso del caso Dossier, che è ancora in corso. Ed è partito da una mia denuncia ai magistrati nei confronti dei quali ho totale fiducia”.
Mai parlato di cospirazioni e incontri segreti
Poi rilegge testualmente “in italiano” un passaggio dell’intervista. ‘A me raccontano di riunioni di una corrente della magistratura…’ Ho mai detto incontri segreti? Cospirazioni?”. ”Ho sollevato un problema perché non ho paura di nulla, sono pronto a venire altre mille volte in Parlamento, non ho nessuna paura’. Perché ritengo sia fondamentale fare un dibattito su questo”. Su tutto ho problemi – aggiunge – “tranne che confrontarmi con il Parlamento su frasi che io non trovo gravi”.
Difendo il coraggio di dire cose scomode
Crosetto rivendica il coraggio di dire cose scomode. “Io mi difendo con quello che ho fatto e quello che faccio ogni giorno. Con la mia storia e con la mia libertà, che è anche quella di dire cose scomode. In questi giorni ho ricevuto dei messaggi: ‘sei un pazzo’, ‘che coraggio’, ‘farai la fine di Craxi’, ‘ti sei reso un obiettivo’… Sono illazioni, non sarò un obiettivo per nessuno”. E – aggiunge – non temo le inchieste. “Io sono Guido Crosetto, ho 60 anni e in 60 anni non sono mai stato sfiorato da nulla. Secondo voi ho sollevato questo tema perché ho paura? No, di nulla”.
Giustizia, riforme ferme dal ’92, perché?
”Io mi chiedo: il ruolo della magistratura è quello di riequilibrare la volontà popolare? È possibile che in questo Paese non si possa fare una riforma della giustizia? Sarà un caso che dal ’92 -De Mita ’92, D’Alema nel ’97- ci sia stato un sommovimento che ha bloccato ogni tipo di riforma? Io penso che chi ha responsabilità deve essere terzo. Non penso che esista un organo dello Stato che deve riequilibrare l’altro”.