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Crosetto visita il contingente italiano in Polonia: “È ora di trovare una soluzione politica in Ucraina”

Politica - di Carlo Marini - 23 Dicembre 2023 - AGGIORNATO 25 Dicembre 2023 alle 16:33

“La guerra dura ormai da quasi due anni e io penso che, a fianco e parallelamente all’impegno militare e di supporto all’Ucraina, sia importante affrontare percorsi che arrivino ad una soluzione politica”. Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a Malbork in Polonia, dove ha visitato il contingente italiano.

Crosetto: “Abbiamo evitato che l’Ucraina venisse spazzata via”

“Quello che – ha aggiunto il ministro – non si può raggiungere in modo militare, adesso intanto si è raggiunta la conservazione dell’Ucraina che poteva essere spazzata via e il consolidamento di un confine che ha bloccato l’attacco russo, si può ottenere aprendo un fronte diplomatico e politico per cercare di ottenere lo stesso risultato attraverso dei tavoli di pace. Va ripristinato quello che c’era prima della guerra e quello che non si è riuscito a fare con le armi che si faccia in un altro modo”.

A margine del saluto ai militari italiani nella base di Malbork, in Polonia, Crosetto ha fatto il punto anche su Gaza. ‘L’Italia – ha ricordato il ministro all’Adnkronos – è stato il primo paese a muoversi per portare aiuti umanitari, a immaginare una missione di aiuto sanitaria e sono contento che ieri sulla nostra Vulcano sia nata una bambina palestinese come simbolo di quanto anche una nave militare può rappresentare come costruzione della pace come aiuto alle popolazioni colpite e innocenti”.

“Anche in Medio Oriente si può arrivare a una descalation”

”Mi auguro da tempo – ha proseguito Crosetto – che ci sia un percorso di descalation  essendo il primo che ha capito la necessità di Israele di dover dimostrare deterrenza e dover reagire, il primo ad aver detto che Hamas è una organizzazione terroristica che non doveva più trovare da nessuna parte del mondo tolleranza, sono stato anche tra i primi a dire che andava rispettato il popolo palestinese. Mi auguro ci sia anche lì un percorso di pace, è giusto che l’Onu si faccia parte in causa perché non penso ci sia null’altro che l’Onu per garantire, una volta terminata questa guerra, la pace e la stabilità della striscia di Gaza”. ”Questo mondo – ha aggiunto, rivolgendo un augurio generale – ha bisogno di iniziare a rimarginare le ferite che si aprono sempre di più e vediamo che ogni ferita che si apre non migliora la situazione ma la peggiora in altre parti del mondo. Quello che è successo in Ucraina ha consentito che succedesse quello che è successo in medio oriente e quello che sta succedendo in medio oriente consente a chi vuole di iniziare destabilizzare l’Africa, quello che succede in Ucraina, in Medio Oriente e in Africa magari si diffonderà presto nel Pacifico. Dobbiamo fare attenzione e bloccare prima possibile queste ferite perché c’è il rischio che infettino tutto il corpo. Penso sia questo il ruolo delle Nazioni Unite e che l’Italia ha nel mondo, la capacità di discernere tra il bene e il male, di aiutare chi è aggredito e mantenere la pace come unico obiettivo”.

 

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di Carlo Marini - 23 Dicembre 2023