Disabilità, Mattarella: ancora troppi pregiudizi e stereotipi, serve più inclusione. Valditara: si comincia dalla scuola
Nella Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità il presidente Mattarella nel suo intervento non usa perifrasi retoriche e entra subito nel cuore del problema e nel vivo della discussione: «A distanza di 17 anni dalla approvazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ancora numerosi sono gli ostacoli all’esercizio di diritti fondamentali in ambito sociale. Politico. Lavorativo ed economico. La superficialità con cui si utilizzano sui “social media” espressioni che offendono la sofferenza di tante persone e famiglie che si ritrovano sempre più da sole a dover combattere il fenomeno dell’esclusione sociale, è inaccettabile».
Giornata della disabilità, il Presidente Mattarella: la risposta deve essere l’inclusione
E ancora. «Nel nostro Paese le famiglie rappresentano, da sempre, il principale sostegno per le persone con disabilità, impegnate in sfibranti battaglie per cercare di sopperire alle carenze assistenziali e sociali a cui i loro cari sono esposti». Per loro e per i loro cari afflitti dal problema della disabilità, prosegue Mattarella, «abbiamo il dovere di riconoscere l’enorme valore di coloro che si prendono cura dei propri cari, trovandosi spesso a dover rinunciare al lavoro, alle proprie aspirazioni. È necessario cambiare la prospettiva con cui si guarda alla disabilità, superando pregiudizi e stereotipi di cui milioni di persone sono ancora vittime».
Mattarella: «Cambiare prospettiva superando pregiudizi e stereotipi»
Un dramma che le persone affette da disabilità vivono sulla loro pelle e che si riverbera quotidianamente sui familiari chiamati a prendersene cura, quasi sempre tra mille difficoltà. «Si tratta di persone sulle cui potenzialità dobbiamo investire – sottolinea allora il presidente della repubblica ribaltando la prospettiva – perché le loro abilità, la loro resilienza, creatività e forza di volontà, sono una risorsa per tutti noi. Le persone con disabilità chiedono di poter vivere in modo indipendente. Di andare a scuola. Lavorare. Divertirsi. Semplicemente di poter vivere con dignità esercitando i propri diritti».
Disabilità, Valditara: «L’inclusione inizia dalla scuola»
Pertanto, conclude Mattarella, «è una questione che riguarda ciascuno di noi, personalmente e come comunità. Per contribuire a costruire un presente più inclusivo e accessibile a tutti», chiosa il Capo dello Stato. E proprio sul nodo cruciale dell’inclusione è intervenuto anche il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che, sul punto, su X ha emblematicamente postato: «La Giornata internazionale delle persone con disabilità ci ricorda che l’inclusione inizia dalla scuola. Dentro le aule tutti i ragazzi devono sentirsi accolti e godere delle stesse opportunità, senza distinzioni. Il Ministero e l’intera comunità scolastica sono impegnati per abbattere le barriere, non solo strutturali, per una scuola che sia veramente inclusiva».