Femminicidi, Giulia, Vanessa e la lunga scia di sangue che ha segnato il 2023: i casi che hanno scosso l’Italia

28 Dic 2023 8:54 - di Greta Paolucci
femminicidi

Femminicidi, un bollettino di guerra che registra nel 2023 118 vittime. Sono Giulia, Vanessa, Martina. Fidanzate, mogli, ex compagne, le cui vite sono state recise nel fiore degli anni anni senza pietà. Accoltellate, uccise a colpi di pistola, date alle fiamme: abbiamo imparato a conoscerle dalle cronache, siamo entrati nelle loro vite nel momento in cui loro le abbandonavano nel modo più atroce. E quasi tutte per mano di un ex compagno… Sono loro le 118 vittime di femminicidio, uccise dall’inizio dell’anno: 96 di loro in ambito familiare o affettivo; sono loro le donne al centro del report del Viminale che attesta, con numeri e riscontri, come in questo 2023 che volge al termine la violenza contro le donne non si ferma, alimentando un fenomeno che rispetto all’anno precedente ha registrato un lieve calo: il bilancio del 2022 si era chiuso con 127 donne uccise.

Femminicidi, la lunga scia di sangue che ha segnato il 2023

Abbiamo imparato a conoscere le loro storie. A entrare nelle pieghe delle loro vite, martoriate da maltrattamenti, stalking, minacce e abusi fisici e psicologici. Fino alla strazio della violenza omicidiaria che chiude il cerchio di soprusi e vessazioni. Tra tutti i femminicidi è quello di Giulia Cecchettin, avvenuto l’11 novembre scorso, a scuotere di più l’opinione pubblica. L’ex fidanzato Filippo Turetta infierisce su di lei con più di venti coltellate, e poi viene lasciata morire. Un delitto che porta in piazza centinaia di migliaia di persone in occasione della giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Da Giulia a Vanessa, i casi che hanno scosso l’opinione pubblica

Ma poche settimane dopo a occupare le prime pagine torna un altro caso di femminicidio: quello di Vanessa Ballan, 26 anni, incinta di otto settimane, colpita a morte con otto coltellate al torace da un uomo con cui aveva avuto una breve relazione. I suoi funerali si celebreranno venerdì 29 dicembre a Castelfranco Veneto. Sono loro i nomi che chiudono il tragico elenco di femminicidi che hanno marchiato nel sangue anche questo anni agli sgoccioli. Ecco allora alcuni dei casi che hanno segnato  il 2023.

Accoltellate, uccise a colpi di pistola, date alle fiamme: sono 118 le donne uccise dall’inizio dell’anno

La prima vittima dell’anno è Giulia Donato, 23 anni, uccisa dal fidanzato, Andrea Incorvaia, guardia giurata di 32 anni nel quartiere Pontedecimo a Genova. L’uomo prima le spara con l’arma regolarmente detenuta per il lavoro e poi si toglie la vita. Pochi giorni dopo, il 13 gennaio, Martina Scialdone, 34 anni, viene uccisa a colpi di pistola da Costantino Bonaiuti, un uomo di 61 anni con cui ha una relazione. I due si trovano in un ristorante di Roma, in zona Furio Camillo e il delitto si consuma in strada.

Prima maltrattate, terrorizzate e minacciate. Poi la spietata esecuzione

E ancora. Ha solo 16 anni Jessica Malaj quando viene uccisa, nel maggio scorso, a Torremaggiore, in provincia di Foggia, mentre fa da scudo alla madre aggredita dal padre. E poi c’è Giulia Tramontano, 29 anni, incinta di sette mesi, uccisa senza pietà a fine maggio con 37 coltellate da Alessandro Impagnatiello, il fidanzato dalla “doppia vita sentimentale” che prima di infierire su di lei con un coltello aveva cominciato ad avvelenarla con del topicida. E poi, ancora una vittima: stavolta è l’infermiera 52enne Rossella Nappini, massacrata nel settembre scorso a Roma, anche lei uccisa con diverse coltellate.

Femminicidi, cambiano i nomi, ma il volto dell’assassino è quasi sempre un ex compagno

Marisa Leo, 39 anni, viene assassinata a Marsala (6 settembre) dall’ex compagno Angelo Reina, che aveva denunciato nel 2020 per stalking. E ancora, Anna Elisa Fontana, 48 anni, muore tra le fiamme per mano del compagno Onofrio Bronzolino, nell’abitazione che i due condividevano sull’isola di Pantelleria (Trapani). Il 14 ottobre scorso a Cerreto d’Esi (Ancona) Concetta Marruocco viene ammazzata dal marito Franco Panariello con 39 coltellate. Annalisa D’Auria, 32 anni, viene uccisa dal marito Agostino Annunziata a Rivoli (Torino) davanti agli occhi della loro figlioletta di 3 anni.

Il caso di Giulia Cecchettin

E poi c’è Giulia Cecchettin, la studentessa padovana 22enne. Il corpo senza vita della giovane viene ritrovato sulle sponde del lago di Barcis, in un canalone tra il bacino idrico e Piancavallo, nel Pordenonese.‍ Di lei si erano perse le tracce dall’11 novembre, giorno in cui era uscita con l’ex fidanzato Filippo Turetta, suo coetaneo, che viene poi rintracciato in Germania e arrestato per l’omicidio.

Vanessa Ballan, l’ultima vittima…

Ma Giulia non è l’ultima vittima a chiudere il tragico bilancio di dolore e sgomento. Sarà il femminicidio di Vanessa Ballan, il 19 dicembre scorso, l’ultimo caso di donna uccisa da un uomo violento. Il suo carnefice si chiama Bujar Fandaj, ed è un 41enne di origine kosovare. Solo a ottobre scorso Vanessa lo aveva denunciato per stalking. Ma non è bastato a salvarla: l’uomo l’ha uccisa a coltellate sulla porta di casa a Riese Pio X, in provincia di Treviso. A trovare Vanessa riversa a terra è il marito, 28 anni, di ritorno dal lavoro verso mezzogiorno, che dopo un tentativo di rianimarla chiama i soccorsi. Viene subito escluso un suo coinvolgimento nell’omicidio mentre l’assassino viene fermato. Ma ancora una volta, è già troppo tardi.

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