Foti: “Gufi zittiti in quindici mesi, numeri record del governo. La proposta di FdI sul Superbonus”
Gufi, catastrofisti e tifosi “contro” zittiti in quindici mesi di risultati concreti, evidenti. Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di FdI, traccia un bilancio positivo dell’attività di governo. Un attività che si è esplicata in un contesto internazionale da far tremare i polsi: due guerre, l’inflazione, rincari vari. Questi mesi di governo Meloni raccontano di risultati positivi, di un consenso che cresce costantemente e di risultati proibitivi portati a casa. Nonostante un contesto sfavorevole e complicato, nonostante un’opposizione capace solo di urlare al pericolo fascista e chiedere costantemente le dimissioni dei ministri.
Foti elenca uno ad uno i problemi affrontati e relativi risultati. I primi risultati sul contrasto all’immigrazione si fanno sentire, spiega il capogruppo di FdI in una lunga intervista al Tempo. «Gli ultimi dati di Frontex da un lato smentiscono le previsioni dei tanti gufi; dall’altro confermano che l’accordo con Tunisi sta funzionando. Interloquire con rapporti paritetici con i Paesi dei transiti migratori si sta dimostrando efficace. È la stessa Frontex a rilevare che, da quando c’è stata una maggiore interlocuzione con la Tunisia, il numero di rilevamenti mensili è sceso del 24%».
Mes, Foti: “Il Pd avrebbe potuto ratificarlo quando era al governo”
Su due temi diventati per le opposizioni una crociata senza un domani – Mes e Superbonus- è molto chiaro. Il Mes verrà discusso nell’ambito di una revisione del Patto di Stabilità. L’approccio del governo è di più ampio respiro. «La discussione sul Mes sta assumendo un aspetto prettamente ideologico ed evidenzia la strumentalità di certe posizioni – rileva Foti- . Prima fra tutte quella del segretario Schlein. Il Pd l’avrebbe potuto ratificare quando era al governo. Ma, proprio come sta succedendo con il salario minimo, non l’ha fatto. La competenza della decisione finale spetta al Parlamento». Non nasconde la dialettica sul tema tra i partiti che compongono la maggioranza. Ma l’obiettivo è uno solo:
Mes. “Non può essere considerato senza tener conto del patto di Stabilità”
“C’è coesione sul fatto che debba essere affrontata come una misura a pacchetto. Il Meccanismo di salvaguardia non può essere considerato senza tener conto del Patto di Stabilità. Votare il Mes senza avere idea di come sarà il nuovo Patto di stabilità sarebbe una mossa improvvida». Ma le opposizioni fanno cagnare. Come sul superbonus.
Superbonus, Foti: “FdI sta lavorando a una proposta per uscire dal caos”
Uscire dalla vicenda Superbonus – spiega Foti– evitando di regalare altri soldi pubblici e, al tempo stesso, tutelando cittadini e imprese è possibile. E FdI ci sta lavorando.
«I danni causati dal 110%, di cui è responsabile il Movimento 5 Stelle, impattano pesantemente sui conti pubblici; compromettendo i margini per attivare una politica espansiva- spiega Foti-. Sul Superbonus è allo studio una proposta di FdI di modifica in termini di stato di avanzamento lavori straordinaria; per coprire con il bonus tutte le lavorazioni effettuate nel 2023, comprese quelle degli ultimi due mesi dell’anno». Specifica che si tratta di una proposta «che non prevede alcuna proroga della misura e non è onerosa».
Superbonus, Foti: “Non sarà una proroga e sarà a costo zero”
La promozione da parte delle agenzie di rating dell’economia italiana; il Pnrr ottenuto in anticipo sui tempi e i dati dell’occupazione nettamente migliorati; l’inflazione in calo: sono tutti tasselli di un lavoro svolto e di obiettivi raggiunti. Per quanto riguarda il superamento del reddito di cittadinanza Foti sottolinea: «Il governo sta lavorando senza sbagliare un colpo: abbiamo smesso di buttare i soldi dalla finestra, con sussidi inutili, banchi a rotelle e reddito di cittadinanza. Ci siamo messi al lavoro aiutando le famiglie, i lavoratori e le imprese. Gli ultimi dati Istat confermano che l’occupazione in Italia ha raggiunto livelli record. È conseguenza delle scelte di politica economica e industriale del governo Meloni, ottenuto per di più in un momento di stagnazione dell’economia europea”. Dunque, “attendiamo con serena fiducia che le opposizioni, invece di continuare a tifare contro la Nazione, si uniscano a noi nel gioire per questi dati che segnano la ripartenza dell’Italia”.
“Un miliardo e mezzo per i rinnovi contrattuali del personale in divisa”
Altro motivo di orgoglio per Foti riguarda le misure sul comparto sicurezza. «Il governo Meloni ha stanziato un miliardo e mezzo di euro per i rinnovi contrattuali del personale in divisa. Il disegno di legge contiene anche un importante giro di vite- con relativo aumento di pene – per i reati che vedono truffare gli anziani; aggredire le forze dell’ordine e occupare abusivamente gli immobili altrui. E viene prevista una nuova fattispecie di reato per chi partecipa e organizza rivolte nelle carceri. Di particolare importanza è il Decreto Legge Caivano per il contrasto della criminalità, delle devianze e dell’abbandono scolastico giovanile». Chi afferma che l’esecutivo non ha fatto nulla deve vedersela con la propria onestà intellettuale.