Gaza, l’Onu: 150mila evacuati, nessun posto è al sicuro. Hamas accusa: 5 ostaggi uccisi dai raid israeliani

23 Dic 2023 17:23 - di Alessandra Parisi

Almeno 18 persone sarebbero morte in raid israeliani sulla parte centrale di Gaza. Lo riporta la Cnn che cita fonti mediche. I corpi senza vita delle vittime sono stati portati all’Ospedale dei martiri di Al Aqsa, secondo quanto riferito dal portavoce della struttura. Si tratterebbe di vittime di bombardamenti israeliani che hanno colpito le aree di Deir al-Balah e del campo profughi di Al Nusairat.

Gaza, altre 18 vittime, continuano i raid israeliani

L’agenzia palestinese Wafa ha denunciato il bombardamento da parte di caccia israeliani di un’abitazione lungo la Al-Eshrin Street, a est del campo, con un bilancio di almeno 18 morti e decine di feriti. Intanto Hamas fa sapere che sono stati persi i contatti con un gruppo di miliziani che teneva prigionieri 5 ostaggi. E di ritenere che sono stati tutti uccisi in un raid aereo israeliano.

Hamas denuncia 5 ostaggi uccisi dalle bombe

Dei 5 “prigionieri sionisti” che sarebbero morti, Obeida, portavoce delle Brigate al Qassam, ha citato Haim Perry, Yoram Metzger e Amiram Cooper. “Riteniamo – ha aggiunto Obeida – che siano morti a causa degli abominevoli bombardamenti dell’aviazione israeliana”. Tutti e tre gli ostaggi erano comparsi in un video diffuso da Hamas il 18 dicembre scorso dal titolo biblico ‘Non abbandonateci durante la vecchiaia’. Lo stesso video è stato rilanciato oggi con la scritta: ‘Sette giorni cosa è successo? Chiamate Gerusalemme, tutte le informazioni che l’hanno loro’. Accluso c’è un numero di telefono indicato come quello dell’ufficio del premier Benyamin Netanyahu.
In Israele il video del 18 dicembre scorso non fu rilanciato per non alimentare “il terrorismo psicologico”.

Israele: è solo propaganda di Hamas

“Propaganda di Hamas”. Così Mark Regev, consigliere del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyhu, ha bollato la denuncia dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, secondo cui almeno 11 palestinesi disarmati sarebbero stati uccisi a Gaza City davanti ai loro familiari lo scorso 19 dicembre. In un’intervista a Sky News, Regev, si è rivolto alla popolazione di Gaza dicendo che un cessate il fuoco potrebbe essere concesso “domani”, Se Hamas acconsentisse a rilasciare i più di 100 ostaggi ancora nelle sue mani. “Siamo pronti per un’altra pausa umanitaria, come abbiamo fatto a novembre”, ha precisato il consigliere di Netanyahu.

Onu: 150mila sfollati, nessun posto è al sicuro

A Gaza nessun luogo è sicuro. Sono oltre 150.000 le persone  colpite dagli ultimi ordini di evacuazione israeliani di trasferirsi dal centro di Gaza a Deir al-Balah, “per estendere l’operazione militare in corso”. Lo ha scritto su X il direttore degli Affari dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa) Thomas White. L’area di destinazione – ha aggiunto – “è già sopraffatta, inclusi i rifugi dell’Unrwa”. “Le persone a Gaza sono persone. Non sono pedine su una scacchiera, molti sono già stati sfollati diverse volte. L’Esercito israeliano ordina alle persone di spostarsi verso aree dove sono in corso raid aerei. Nessun posto è sicuro“, ha poi scritto White dopo aver contestato le autorità israeliane sugli sgomberi a Gaza

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *