Gaza, slitta il voto del Consiglio di sicurezza Onu. Nella bozza non c’è più il cessate il fuoco immediato

22 Dic 2023 8:06 - di Agnese Russo
gaza onu

Il Consiglio di sicurezza Onu ha nuovamente rinviato il voto sulla risoluzione per Gaza. Si tratta della quarto slittamento. Nella seduta che si è svolta ieri a porte chiuse, alcuni Paesi hanno espresso insoddisfazione per il testo, che sarebbe troppo annacquato sul tema degli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza e gli ambasciatori hanno chiesto più tempo per consultarsi con i rispettivi governi.

Slitta il voto del Consiglio di sicurezza dell’Onu su Gaza

Secondo quanto riferito dai media internazionali, nella nuova bozza, risultato di intensi negoziati tra Stati Uniti, Emirati arabi ed Egitto, non si parla più di cessate il fuoco immediato, ma si chiede a Israele di permettere immediatamente un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli a Gaza e si chiede di creare le condizioni per una cessazione sostenibile delle violenze.

Cosa prevede la nuova bozza

Nell’ultima bozza concordata, dalla quale sarebbe stato eliminato il riferimento alla proposta di creare un meccanismo di monitoraggio Onu sugli aiuti che entrano a Gaza, si chiedono “passi urgenti per permettere immediatamente l’accesso umanitario sicuro e senza ostacoli e la creazione di condizioni per una cessazione sostenibile delle ostilità”. Il testo esorta inoltre tutte le parti a “permettere e facilitare l’uso di tutte le strade verso e dentro l’intera Striscia di Gaza, inclusi i valichi al confine, per fornire l’assistenza umanitaria”. Infine si rinnova la richiesta di “un rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi”.

Gli Usa: “Siamo pronti a votare la risuluzione”

“Abbiamo lavorato duro nel corso della settimana con gli Emirati e altri, con l’Egitto, per mettere a punto una risoluzione che possiamo sostenere – ha commentato Greenfield – E adesso abbiamo una risoluzione, siamo pronti a votarla”. Secondo l’ambasciatrice Usa, la risoluzione permetterà di portare “assistenza umanitaria a quanti ne hanno bisogno”.

L’Oms: “Non ci sono più ospedali pienamente operativi”

Secondo l’ultimo report dell’Oms nella Striscia di Gaza non ci sono ospedali pienamente operativi a causa dei bombardamenti israeliani. “Il sistema sanitario della regione ha bisogno di essere resuscitato con urgenza”, ha dichiarato l’Organizzazione mondiale per la sanità, precisando che 23 ospedali non funzionano per niente, nove funzionano solo parzialmente, e quattro al minimo.

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