Il canto lirico italiano diventa patrimonio dell’umanità. Il Mic: “L’opera ci rappresenta in tutto il pianeta”
Il canto lirico italiano entra ufficialmente nella lista del patrimonio immateriale della umanità. A deciderlo è stato il comitato Unesco, riunito in Botswana, che ha deliberato l’iscrizione in elenco dell’arte del canto lirico italiano.
“Dopo un lungo e articolato lavoro, una grande eccellenza della nostra nazione ottiene un altro riconoscimento dall’Unesco entrando a far parte del patrimonio immateriale. Si tratta di una consacrazione ufficiale di quello che già sapevamo: il Canto lirico è un’eccellenza mondiale, tra quelle che meglio ci rappresentano in tutto il pianeta”. Così il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha commentato la notizia.
“Il canto lirico è una proiezione dell’immaginario italiano per il quale stiamo lavorando su più fronti – ricorda Sangiuliano – Ringrazio il sottosegretario al Mic, Gianmarco Mazzi, per l’impegno che ha profuso nel concludere positivamente la candidatura. Questa bella notizia si associa alla firma dell’ipotesi dello schema di rinnovo del contratto delle Fondazioni lirico sinfoniche, che da venti anni non veniva rinnovato”.
“Ci aspettavamo il buon esisto di questa candidatura, ma temevo comunque la scivolata a un metro dal traguardo: e invece ce l’abbiamo fatta!”, sottolinea il sottosegretario Gianmarco Mazzi. “Sono molto contento per tutta la comunità legata all’opera lirica, che porta la cultura italiana in giro per il mondo. Sono già iniziate le celebrazioni per il centenario della scomparsa di Giacomo Puccini, che con Verdi, con Rossini, Donizetti, Bellini e molti altri, ha rappresentato la nostra cultura nel mondo. Questo riconoscimento premia i 400 anni di storia dell’arte del canto lirico italiano, e mi auguro che sia anche un grande incoraggiamento per il futuro e che possa infondere un entusiasmo rinnovato in tutta la comunità dell’opera”.