La Corte Ue dà ragione alla Superlega, batosta per Uefa e Fifa. Antoniozzi: “I club dicano no al calcio dei ricchi”
La sentenza “storica” e controversa della Corte di giustizia europea che rivoluziona il calcio è arrivata. E, in modo abbastanza clamoroso, dà ragione alla tesi di fondo di quella che è stata chiamata la Superlega, che si era appellata contro il monopolio da parte di Uefa e Fifa. Secondo la Corte, infatti, esiste un abuso di potere dominante da parte dei due massimi organismo del calcio continentale e mondale, che esercitano un monopolio illegale. La decisione di oggi ha tolto in pratica a Uefa e Fifa l’esclusiva di organizzare (e vendere) tornei. Una decisione che può aprire la strada a una nuova organizzazione del calcio mondiale.“Fifa e Uefa non possono imporre sanzioni a chi partecipa a tornei alternativi”. Pertanto, secondo la Corte di Giustizia Ue, la Uefa non può esercitare il monopolio sul calcio e sarebbe legale creare una competizione parallela gestita dai club.
La Corte di giustizia europea sblocca la Superlega
Trionfale la reazione di Bernd Reichart, il ceo di A22, la società che gestisce la nuova Superlega. E che adesso sente di avere mano libera per presentare il proprio progetto. Senza che i club interessati rischino sanzioni: «Abbiamo ottenuto il diritto di competere. Il monopolio Uefa è finito. Il calcio è libero. I club sono ora liberi dalla minaccia di sanzioni e liberi di determinare il proprio futuro. Per i tifosi: proponiamo la visione gratuita di tutte le partite della Super League. Per i club: le entrate e le spese di solidarietà saranno garantite».
Lo Juventus club Parlamento esulta
Ad esultare, non appena si è diffusa la sentenza è stato lo Juventus Club Parlamento. “La Corte di giustizia Ue si è espressa a favore delle osservazioni fatte sulla Superlega. Confermando un abuso di posizione dominante assolutamente sproporzionato da parte di Uefa e Fifa. Ancora una volta il tempo è galantuomo: il Presidente Andrea Agnelli, che ringraziamo per il coraggio di averci sempre messo la faccia, ha combattuto una battaglia per la libertà dello sport e del mercato”.
Superlega, Antoniozzi: “E’ il calcio dei ricchi, i club dicano no”
A vincere, in questo contesto, è una dimensione meramente di mercato: un “libera tutti” che vede la supremazia dello show ridimensionare i valori squisitamente competitivi propri del calcio come di ogni sport. “La decisione sulla SuperLega di calcio conferma un andamento europeo che tende, anche rispetto ad un fenomeno così popolare, ad annullare tradizioni e ad imporre una visione mercantile” Ad entrare nel merito dell sentenza che potrebbe stravolgere il gioco calcio così come l’abbiamo conosciuto è il vicecpogruppoa alla Camera di Fdi, Alfredo Antoniozzi. “Non vogliamo un calcio dei ricchi ma vogliamo che realtà locali e piccole possano sempre emergere. Difendendo l’identità e rifiutando che si creino circoli esclusivi che escludano la passione e gli aspetti popolari. Confidiamo che i grandi club rinuncino all’idea di una SuperLega e capiscano che il calcio è un veicolo di emozioni che include”.
Malagò: “Lo scudetto rischia di diventare carta straccia”
“Con la Superlega lo scudetto diventa carta straccia? Sicuramente non posso dirlo, ma esiste il rischio che diventi marginale in termini di interessi”. E’ il commento a caldo del presidente del Coni, Giovanni Malagò. “Non commento le sentenze, anche quelle che non capisco e non condivido. Mi sembra chiaro che bisognerà predisporre alcune logiche di accorgimento e contromisure rispetto a quanto ha previsto la Corte Europea. Ora dobbiamo capire quali contromisure prenderanno Fifa e Uefa”.
La replica della Uefa
La decisione apre a scenari completamente nuovi, e al momento difficilmente ipotizzabili. La Uefa incassa ma prova a contenere i danni con una nota: “Questa sentenza non significa un avallo o una convalida della cosiddetta “Superlega”; sottolinea piuttosto una carenza storica nel quadro della pre-autorizzazione della Uefa: un aspetto tecnico che è già stato riconosciuto e affrontato nel giugno 2022. La Uefa confida nella solidità delle sue nuove regole, e in particolare nel rispetto di tutte le leggi e i regolamenti europei pertinenti. E rimane risoluta nel suo impegno a sostenere la piramide del calcio europeo; garantendo che continui a servire gli interessi più ampi della società. Continueremo a dare forma al modello sportivo europeo collettivamente: con le federazioni nazionali, le leghe, i club, i tifosi, i giocatori, gli allenatori, le istituzioni dell’Ue, i governi e i partner. Confidiamo che la piramide calcistica europea basata sulla solidarietà, che i tifosi e tutte le parti interessate hanno dichiarato come il loro modello insostituibile, sarà salvaguardata dalla minaccia di segregazioni da parte delle leggi europee e nazionali”.
Esultano Barcellona e Real Madrid
Ad esultare il presidente del Real Madrid Florentino Perez (nella foto): “Da oggi i club di calcio saranno padroni del proprio destino. Abbiamo l’opportunità di realizzare una governance trasparente, che conviva con le nuove tecnologie. Siamo all’inizio di un nuovo tempo e potremo lavorare liberamente, senza minacce, con l’obiettivo di innovare e migliorare il calcio. Da oggi il presente e il futuro sono finalmente nelle mani dei club e dei tifosi. Segnerà un prima e un dopo, è un grande giorno per la storia del calcio”, ha gioito il presidente del Real Madrid, uno dei club più ricchi, assieme al Barcellona: “Essendo uno dei club promotori del progetto della Superlega- spiega in una nota il club spagnolo- il Barcelona ritiene che la sentenza apra la strada a una nuova competizione calcistica di alto livello in Europa”.
Questo il progetto della Superlega: 64 squadre divise in tre tornei
La A22 Sports Management ha annunciato dopo la decisione della Corte di Giustizia Europea il nuovo progetto della Superlega: con un torneo da 64 squadre, divise in tre leghe, con meccanismo di promozione e retrocessione tra le divisioni. Nel primo anno della competizione, i club saranno selezionati in base ad un indice con criteri trasparenti e basati sulle prestazioni. Prevista anche una piattaforma streaming per la visione gratuita di tutte le partite. Nel progetto della sopcietà che cura la Superlega si parla di: Star League e lGold League, composti da 16 club ciascuno. Mentre il terzo, la Blue League, è costituito da 32 club, con la partecipazione basata sul merito sportivo: senza membri permanenti e la promozione e retrocessione annuale tra le leghe. La promozione nella Lega Blue di terzo livello si baserà sui risultati ottenuti nel campionato nazionale. Al momento, prevedere gli sviluppi di questa rivoluzione non è possibile.
Abodi: “L’importante è salvaguardare i vivai e la Nazionale”
La Corte non ha detto che si giocherà la Superlega ma che l’assetto va rivisto. Il presupposto fondamentale per me è che ci sia inclusività della competizione, la tutela dei campionati nazionali, dei vivai e della Nazionale”. Questa l’opinione espressa dal ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, a margine del Consiglio Nazionale del Coni. “Oggi è un giorno di assunzione di responsabilità e di profonde riflessioni ma in questi casi cerco di vedere le opportunità, c’è la necessità di rivedere il baricentro di rapporti ed interessi. Prima di arrivare alle estreme conseguenze c’è un percorso che l’Uefa può fare”, ha aggiunto Abodi.