La manovra è legge, la Camera approva con 200 sì. Foti: «È il ritorno della politica»

29 Dic 2023 19:37 - di Antonella Ambrosioni
Manovra Foti

L’aula della Camera ha approvato la legge di bilancio con 200 sì. I voti contrari sono stati 112 e 3 gli astenuti. Una svolta, una manovra coraggiosa senza assalti alla diligenza e senza sprechi. Nonostante il contesto economico difficile a livello globale, la manovra approvata dal governo Meloni raggiunge obiettivi importanti: il taglio del cuneo fiscale, la nuova Irpef, gli aiuti alle famiglie, 3 miliardi alla Sanità, aiuti per i mutui degli under 36, Ponte sullo Stretto e pensioni. Nel complesso vale circa 24 miliardi di euro dei quali oltre 15 miliardi finanziati in deficit e destinati al taglio del cuneo (quasi 11 mld); e alla riduzione delle aliquote Irpef (poco più di 4 mld). Le due misure insieme portano un vantaggio in busta paga per i contribuenti coinvolti di circa 120 euro al mese, e sono finanziate  per il 2024.

Manovra, Foti: “È il ritorno della politica. Ce ne assumiamo oneri e onori”

Il capogruppo Fdi, Tommaso Foti – che ha concluso tra gli applausi un intervento appassionato – ha fatto notare «che è la prima legge di bilancio, da anni, che viene approvata senza voto di fiducia: è un riconoscimento dell’attività svolta, con l’opposizione che ha presentato un numero limitato di emendamenti. Ora, se la maggioranza li ha respinti è stato non per partito preso, ma a ragion veduta. È perché siamo qui per realizzare il programma del centrodestra votato dagli elettori, non per attuare quello di chi le elezioni le ha perse». Questo passaggio «segna il ritorno della politica dopo anni di sospensione della politica». Della manovra «ci assumiamo oneri e onori e ringraziamo il governo, i colleghi della maggioranza». Foti ha concluso citando il Manifesto futurista: “Ritti sulla cima del mondo, noi scagliamo, una volta ancora, la nostra sfida alle stelle“. Poi,  un verso di una canzone della Compagnia dell’Anello: “Il domani appartiene a noi”. I due richiami ‘identitari’ della destra sono stati particolarmente apprezzati dai deputati FdI, che hanno riservato applausi e ovazioni al capogruppo.

Giù le tasse sul lavoro, in media +100 euro in busta paga

Giù le tasse sul lavoro per 14 milioni di dipendenti con vantaggi medi di circa 100 euro al mese: in manovra il governo conferma il taglio del cuneo, rafforzato con il decreto del primo maggio, di 7 punti per i redditi fino a 25mila e 6 punti per quelli fino a 55mila euro. Inoltre, con la manovra parte il primo modulo della riforma fiscale: per il 2024 le aliquote Irpef si riducono da quattro a tre accorpando i primi due scaglioni con un’unica aliquota al 23% per i redditi fino a 28.000 euro; al 35% per i redditi fino a 50.000 euro e al 43% oltre i 50.000. Inoltre si amplia fino a 8.500 euro la soglia di no tax area. Secondo le stime delle associazioni, la riforma garantisce un beneficio massimo di 260 euro annui, pari a circa 20 euro al mese se consideriamo 12 mensilità.

Sanità

La legge di Bilancio incrementa il Fondo sanitario nazionale di 3 miliardi per il 2024, 4 miliardi per il 2025 e 4,2 miliardi per il 2026. Altri punti. Conferma le risorse per il Ponte sullo Stretto di Messina pari a 11,6 miliardi di euro dal 2024 al 2032. Ma alleggerisce a 9,3 miliardi l’onere a carico del bilancio statale. La rimanente parte di 2,3 miliardi verrà reperita dal Fondo di sviluppo e coesione, con una dote da 1,6 mld a carico del Fondo ma a valere sui bilanci di Calabria (300 mln) e Sicilia (1,3 mld).

Mutui per i giovani e pacchetto famiglia

La legge di Bilancio ha inoltre prorogato per il 2024 le agevolazioni al mutuo per la prima casa degli under 36 con Isee entro i 40mila euro. L’importo massimo finanziabile è di 250mila euro. La manovra conferma nel suo impianto una strategia di lungo termine per aiutare le famiglie. Il pacchetto per aiutare i genitori e spingere la natalità vale un miliardo di euro. Si va dal supporto delle rette dell’asilo nido all’aumento del congedo parentale;  fino alla decontribuzione delle lavoratrici con figli.

Rafforzato il fondo bonus asili nido

Il fondo per il bonus asili nido viene rafforzato con oltre 150 milioni di euro: risorse che garantiscono un contributo di 2.100 euro l’anno per chi ha due figli: con il primo di età inferiore a 10 anni e il secondo nato nel 2024. La norma è destinata ai nuclei familiari con Isee fino a 40.000 euro. Sommando i precedenti stanziamenti, si arriva a 3.600 euro di contributo. Quanto al congedo parentale, viene aggiunto un mese in più retribuito al 60%: utilizzabile dalla madre o dal padre fino a sei anni di vita del bambino. E’ previsto poi che le famiglie numerose possano accedere alla garanzia pubblica sui mutui del Fondo per la prima casa. I nuclei con almeno tre figli vengono inseriti tra le categorie – insieme a giovani e famiglie monogenitoriali – che diritto hanno ad ottenere un mutuo del 50% per un finanziamento fino a 250 mila euro, garanzia che può essere estesa fino al 90%. Confermati, poi, la carta “Dedicata a te” nella misura di 600 milioni e il bonus sociale elettricità per il primo trimestre del nuovo anno.

Lavoro e imprese

Arriva la maxi deduzione per le assunzioni a tempo indeterminato. Che sale ulteriormente per mamme o donne disoccupate, giovani ed ex beneficiari del Reddito di cittadinanza fino a toccare il 130%. Confermata la detassazione dei premi produttività al 5%, mentre cambia la soglia di esenzione dei fringe benefit; che col nuovo anno si potranno usare anche per pagare affitto e mutuo prima casa: sale a 1.000 euro per tutti e scende a 2 mila per i lavoratori con figli. Per le aziende arriva lo sconto del 50% sulle tasse per chi torna a produrre in Italia. Rinviata a luglio 2024 l’entrata in vigore della plastic e sugar tax. Arriva l’obbligo di assicurarsi contro le catastrofi: per le imprese che lo eludono sono previste multe da 100mila a 500mila euro.

Pensioni, enti locali

La manovra di fatto consente l’accesso all’anticipo pensionistico con Quota 103. Il requisito principale resta 62 anni di età e almeno 41 anni di contributi. Ma con un ricalcolo esclusivamente contributivo dell’assegno e non più sulla base di un sistema misto retributivo-contributivo. Inoltre fino ai 67 anni il valore lordo dell’assegno non potrà superare i 2.272 euro al mese. Si alleggerisce inoltre la spending review per gli Enti locali rispetto alla versione originaria della manovra: circa 280 milioni di fondi stanziati per il Covid e non spesi vengono ridestinati agli enti locali, riducendone la revisione delle spesa nell’ordine del 20%-30% nel triennio. Negli emendamenti alla manovra approvati trova spazio la cedolare secca al 21% ma solo sul primo immobile con affitto breve. Dunque l‘aliquota al 26% sui redditi da contratto di locazione scatterà solo a partire dal secondo appartamento. Se gli immobili con affitto breve sono più di quattro scatta il calcolo da reddito d’impresa, dunque non sarà applicata la cedolare secca.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *