La sinistra francese prova a togliere la Legion d’Onore a Depardieu. Ma Macron lo blinda: non si tocca
Impegnato a fronteggiare la grave crisi politica e il terremoto nel governo che sta scuotendo in queste ore la Francia per l’approvazione in Senato e all’Assemblea Nazionale delle nuove norme sull’immigrazione clandestina che hanno fatto infuriare la sinistra francese, il presidente Emmanuel Macron è costretto ad occuparsi anche di beghe più modeste come il tentativo, sempre da parte della solita sinistra, di revocare la prestigiosa “Legion d’Onore all’attore francese Gérard Depardieu, accusato di violenza sessuale.
Macron si è subito affrettato a dichiarare di essere un “grande ammiratore” dell’attore. E ha smentito che ritirerà la Legione d’Onore, la “più alta onorificenza” concessa dalla Francia, come premio per le azioni eseguite in nome della nazione.
“Sono un grande ammiratore di Depardieu, è un grande attore. Genio della sua arte, ha fatto conoscere la Francia in tutto il mondo”, ha affermato Macron in un’intervista, in cui afferma che Depardieu “rende orgogliosa la Francia” e ha lamentato il fatto che “a volte capitano degli sfoghi”.
Macron ha poi smentito la ministra della Cultura, la franco-libanese Rima Abdul Malak la quale aveva annunciato venerdì una procedura disciplinare che potrebbe portare al ritiro della Legione d’Onore all’attore.
Macron ha sottolineato ieri che la ministra è andata “troppo oltre”, poiché, secondo lui, il premio non è stato istituito per “fare prediche”.
“Odio la persecuzione umana”, ha dichiarato il capo dello Stato francese, che ha chiesto che sia rispettata la “presunzione di innocenza” di Depardieu, indicando che “le procedure legali continueranno. Non togliamo la Legione d’Onore ad un artista per un’accusa (…) sennò, avremmo tolto l’onorificenza a molti artisti”, ha tagliato corto Macron.
Il presidente francese ha sottolineato che “se ogni volta che qualcuno ti accusa delle peggiori cose tu, che hai un ruolo pubblico, non puoi più fare nulla, si respira un’aria di sospetto, non è più democrazia. Non siamo più cittadini liberi. Se poi verrà condannato, in quel momento verrà preso il provvedimento”, ha aggiunto il capo dello Stato francese.
Negli ultimi mesi, Gérard Depardieu ha ricevuto diverse accuse di violenza sessuale contro tredici donne.
I fatti sarebbero avvenuti durante le riprese di undici film usciti tra il 2004 e il 2022, secondo quanto ha riportato il quotidiano francese ‘Mediapart’ lo scorso aprile.
Recentemente, il 7 dicembre, l’attrice francese Hélène Darras ha denunciato l’attore per violenza sessuale nel film Disco del 2007.
L’attrice sostiene che il comportamento di Depardieu era “ingovernabile” e spiega che lui le aveva proposto di andare nel suo camerino. Lei ha rifiutato, cosa che non avrebbe impedito all’attore di continuare a “palpeggiarla“.
D’altro canto, la giornalista e scrittrice spagnola Ruth Baza ha presentato questa settimana alla polizia di Torremolinos (Málaga) una denuncia di stupro contro l’attore Gérard Depardieu per fatti accaduti a Parigi nel 1995.
La denuncia comprende quanto accaduto durante l’intervista con l’attore per la rivista ‘Cinemanía’, quando la giornalista aveva 23 anni ed era alla prima del film ‘Colonnello Chabert‘.