Le dichiarazioni da brividi di Turetta al pm: amavo la “mia” Giulia, scappava da me, l’ho rincorsa e uccisa

2 Dic 2023 15:27 - di Greta Paolucci
Giulia Cecchettin

Mentre, dopo il lungo esame autoptico di ieri, si apprende che finalmente c’è una data per l’ultimo addio a Giulia Cecchettin, nel day after l’interrogatorio di Filippo Turetta emergono stralci delle dichiarazioni del giovane agli inquirenti. E il dramma dell’aggressione mortale. Lo strazio dell’agonia della povera ragazza veneta. La ferocia di un attacco che non le ha dato scampo, tornano a intridere di dolore e sangue uno dei femminicidi più sconcertanti di sempre.

Giulia Cecchettin, l’interrogatorio di Turetta e i funerali martedì 5 dicembre a Padova

Ma procediamo con ordine. Intanto, per quanto riguarda i funerali di Giulia, dopo indiscrezioni smentite, rinvii e attesa, ora è noto che l’ultimo saluto alla 22enne che viveva a Vigonovo verrà dato martedì 5 dicembre alle 11 con la cerimonia funebre prevista a Padova, nella Basilica di Santa Giustina. È quanto riporta, tra gli altri, il sito del Tgcom24, in base a quanto si legge nelle epigrafi affisse proprio nel paese in cui la 22enne viveva. Si attende in queste ore il nulla osta della Procura al rilascio della salma alla famiglia, dopo l’autopsia effettuata venerdì.

La scelta di una chiesa grande, atta a ospitare (anche nel piazzale esterno) migliaia di persone

La Basilica di Santa Giustina si profila come il luogo maggiormente adatto a celebrare le esequie di Giulia Cecchettin: considerata infatti la massiccia affluenza di gente che vorrà partecipare alle esequie, la chiesa scelta garantisce la possibilità di ospitare migliaia di persone e ha di fronte una piazza molto ampia che permetterà a molti di seguire la cerimonia anche dall’esterno.

Filippo Turetta durante l’interrogatorio: «A Giulia ho fatto una cosa orribile, voglio pagare»

Si perché una intera comunità. Di più: un intero Paese, è sconvolto dall’omicidio della studentessa di Vigonovo e partecipa da settimane al dolore della famiglia della vittima. Un dolore lancinante che, a tratti, cede il passo solo allo sconcerto. Allo choc per quanto, ora si sa con certezza, la povera Giulia ha patito negli ultimi istanti della sua breve vita. Come ha chiaramente ammesso anche il suo assassino, che agli inquirenti ha detto: «A Giulia ho fatto una cosa orribile, voglio pagare».

Dichiarazioni da brividi…

E non lo ha solo detto: lo ha ripetuto più volte, Filippo Turetta, durante l’interrogatorio di ieri davanti al pm di Venezia, Andrea Petroni. Il giovane, accusato dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, si è mostrato collaborativo. Pronto a non sottrarsi alle domande incalzanti della pubblica accusa, a cui avrebbe ammesso le due fasi dell’aggressione: prima nel parcheggio di Vigonovo. Poi nella zona industriale di Fossò. Due momenti di un unico orrore, sfociato nel delitto commesso con un coltello da cucina usato per colpire ripetutamente l’ex fidanzata.

Giulia Cecchettin, Turetta al pm: «Scappava da me, l’ho rincorsa e uccisa»

Scappava Giulia Cecchettin, nella zona industriale di Fossò. E allora, confessa Turetta: «L’ho rincorsa e l’ho colpita». Così, non ha avuto scampo la studentessa universitaria di 22 anni quando l’ex fidanzato ha accelerato, e in pochi passi l’ha raggiunta. Afferrata. E accoltellata alle spalle, tra testa e collo… Poi, con il coltello da cucina, ha affondato un colpo anche al torace.

Giulia Cecchettin: la vittima in fuga dal suo assassino, la ragazza in fuga da una relazione finita

Scappava dal suo carnefice, Giulia. Come negli ultimi cercava di fuggire e di sottrarsi a una storia che non voleva più. Una via d’uscita che il suo ex fidanzato non voleva concederle, si rifiutava di accettare. E alla fine, proprio quel «volere andare via da lui» ha «armato» Filippo di rabbia e di lame. Lei bloccata dall’ansia e dalla paura. Lui, incapace di rassegnarsi, spiega una fonte all’Adnkronos.

Filippo Turetta, dichiarazioni choc: «Amavo la mia Giulia, non accettavo finisse tra noi»

Filippo Turetta amava Giulia Cecchettin, non poteva vivere senza di lei e così quando la 22enne ha confermato, la sera dell’11 novembre scorso, che la loro relazione era finita, ha pensato bene di ucciderla a coltellate. È questo l’abominio che esce dalla bocca dello studente universitario di 21 anni che ieri, durante l’interrogatorio di nove ore davanti al pm di Venezia Petroni.

Anche durante l’interrogatorio, Filippo mostra tratti di gelosia ancora evidenti

Un ragazzo come tanti diventato assassino, che davanti alla pubblica accusa parla di «amore» per Giulia. E si dice «incapace di accettare la fine di quella storia». Una relazione chiusa dalla ragazza la scorsa estate. E a chi lo guarda e lo ascolta, Filippo mostra tratti di gelosia ancora vivida; e più volte usa l’aggettivo «mia» per descrivere di chi ha ucciso pur di non vederla incamminarsi sulla strada, senza di lui al suo fianco…

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