Manovra, FdI: “Liberiamo le risorse non spese dalle Regioni. Evitiamo Stato contro Stato”
“Quando su sanità o sociale, forse meno sulle infrastrutture, hai delle spese vincolate e non riesci a spendere i soldi, questi possono avere un giroconto in bilancio verso altre direzioni. Possono anche ritornare allo Stato che poi li darà a compensazione su spese più libere”. Così Guido Liris, senatore di Fratelli d’Italia e relatore della manovra, al termine di un incontro tra maggioranza in commissione Bilancio al Senato e il governo.
Manovra, FdI: spendere i soldi residui per le Regioni
Sul tavolo l’emendamento dei relatori che prevede eventuali risorse delle Regioni “non utilizzate alla fine dell’esercizio 2023. E non ancora versate all’entrata del bilancio dello Stato”. Possono essere svincolate ed utilizzate – sottolinea il relatore – in deroga alle modalità di utilizzo della quota libera dell’avanzo di amministrazione per il finanziamento di spese correnti. Connesse all’erogazione di beni e servizi individuati come prioritari da ciascun ente”.
Liris: previste forme di assistenza per gli enti locali
“Per gli enti locali in disavanzo sono previste delle forme di assistenza. È una misura contenuta in un emendamento dei relatori alla legge di bilancio. “Che – ricorda Liris – era richiesta anche in sede Anci e in conferenza Stato-Regioni da tutte le parti politiche e che va a stanare delle situazioni più in pericolo. Vogliamo evitare che Stato si contrapponga a Stato. Quando c’è un ente pubblico in dissesto e in difficoltà non può essere lo Stato ad essere l’omicida finale”.
Evitiamo che Stato si contrapponga a Stato
“Molto spesso – ha spiegato – si costringono gli amministratori ad andare in default per avere l’assistenza dello Stato. Per cui con l’emendamento si trovano delle compensazioni prima per evitare che ci siano enti locali di essere puniti”. Oltretutto, ha concluso il senatore di FdI, “il dissesto finanziario è diventata anche una forma utilizzata per avere i fondi e molti sono anche pilotati”. C’è la possibilità di presentare altri emendamenti – ha aggiunto il senatore – ma solo ed esclusivamente se saranno condivisi da tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione.