Meloni regina dei social nel 2023, non c’è gara con la Schlein. L’indagine SocialData
Nell’anno che sta per concludersi, il 2023, la politica rimane un argomento centrale nelle dinamiche delle conversazioni degli utenti italiani sui social: categoria citata nelle conversazioni ben 258 milioni di volte, seconda soltanto a intrattenimento e sport. A rivelarlo è il rapporto ‘2023 – Un anno di web e social network’, realizzato da SocialData in esclusiva per Adnkronos. L’analisi riguarda il periodo compreso tra il 1° gennaio e il 28 dicembre di quest’anno.
Governo (3,2M), Partiti (945K) e Leader (874K) sono i soggetti più attenzionati dagli utenti. Così come la loro sfera di influenza su argomenti delicati come Sicurezza (563K), Giustizia (450K) e Istruzione (350K). Minore è l’attenzione al momento sui temi più europei, ma il trend è destinato a invertirsi nell’anno venturo e più in dettaglio con l’approssimarsi delle elezioni europee.
Giorgia Meloni regina dei social tra citazioni e interazioni
Tra i politici non c’è partita: è Giorgia Meloni la più citata (1,1M), seguita da Matteo Salvini (851K) e Matteo Renzi (409K). Il nome della premier è stato anche quello in grado di generare più interazioni: oltre 248 milioni. Dietro di lei Matteo Salvini (69M) ed Elly Schlein (47,4M). La gara dei governatori vede vincente Attilio Fontana, il più citato su web e social nel 2023 (289K). Il presidente della Regione Lombardia stacca Stefano Bonaccini (195K) e Vincenzo De Luca (110K). E ancora: la scomparsa di Silvio Berlusconi è stata quella che ha commosso maggiormente i social nel 2023: oltre 672K le conversazioni rilevate, con un volume sei volte maggiore rispetto alle conversazioni sulla scomparsa di Giorgio Napolitano. La notizia della sua scomparsa è stata inoltre quella in assoluto più commentata nel mese di giugno.
La separazione Totti Blasi al top del gossip social
Subito dopo la politica sono stati intrattenimento e sport sono poi stati gli argomenti più discussi sui social durante l’anno che sta per chiudersi: con ben 345 milioni di conversazioni rilevate. Il Festival di Sanremo è stato l’argomento più discusso dell’anno nella categoria intrattenimento (707K); seguito dallo scudetto del Napoli (495K) e la finale di Champions persa dall’Inter contro il Manchester City (434K). Da notare come il gossip giochi ancora un ruolo fondamentale nel suscitare gli interessi degli italiani: tra gli argomenti più discussi ci sono stati infatti le separazioni di Totti-Blasi e Bonolis-Bruganelli, ma anche l’eredità ricevuta da Marta Fascina e le rivelazioni contenute in ‘Spare’, il libro del principe Harry.
Spalletti e Sinner prevalgono nelle conversazione del 2023
Tra i personaggi della tv è Fabio Fazio il più citato (302K): segno che il suo addio alla Rai ha generato molte conversazioni. Fedez ‘batte’ invece Chiara Ferragni: il rapper è stato citato 318K volte, contro le 281K della moglie. Tra gli sportivi prevalgono i personaggi legati al mondo del calcio: Lionel Messi (848K), Romelu Lukaku (304K) e Luciano Spalletti (298K) sono i tre più citati. Dietro il ct della nazionale si piazza invece Jannick Sinner (219K), il cui exploit alla Coppa Davis ha prevalso nelle conversazioni che lo riguardano. La classifica delle città italiane più citate sui social per turismo incorona Roma che si piazza al primo posto con oltre 573K conversazioni. Sul podio si piazzano Milano (451K) e Napoli (268K); mentre nella top 10 Palermo (137K) stacca Verona (74K) e Perugia (48K).
Le preoccupazioni degli italiani nel web
Guerre, ma anche Intelligenza Artificiale, tumori, inflazione e caro affitti: sono tra le preoccupazioni e le paure degli italiani più discusse sui social nel 2023. Gli italiani parlano infatti con timore di guerra (90 milioni di conversazioni), ma discutono anche di tecnologia (78 milioni) con un occhio attento all’Intelligenza artificiale mentre si confrontano su delicati temi di salute (53 milioni). Più in dettaglio, la paura di un conflitto nucleare (317K) è ricorrente tra gli utenti che affrontano l’argomento. La questione ucraina rimane ancora centrale (2,2M), seguita dal conflitto in Israele (223K). In generale si osserva molto timore rispetto allo scoppio di nuovi conflitti o all’escalation di quelli attualmente in fase di stallo.