Meloni vede Macron e Scholz prima del vertice sul patto di stabilità: “Un’ottima discussione”
Brindisi e risate tra Meloni Macron e Scholz, seduti allo stesso tavolo in una sala dell’Hotel Amigo di Bruxelles, alla vigilia del Consiglio europeo. Un clima amichevole e colloquiale quello che ha visto protagonisti i tre leader, condito da sorrisi e battute. A pochi metri di distanza il ministro per gli Affari europei e il Pnrr Raffaele Fitto e il nuovo consigliere diplomatico della premier, Fabrizio Saggio, oltre agli staff governativi. Il lungo faccia a faccia tra la premier italiana e il presidente francese si è trasformato in un incontro a tre, quando al loro tavolo si è aggiunto il cancelliere tedesco – che indossava una t-shirt a maniche corte.
“E’ stata un’ottima discussione”, ha spiegato Macron al termine dell’incontro, iniziato a tarda sera dopo il vertice tra Ue e Balcani Occidentali, lontano dalle telecamere.
Oggi i tre si incontreranno in occasione del vertice dei 27: in agenda il tema dell’allargamento della Ue ai Balcani occidentali, ma soprattutto la revisione del quadro finanziario pluriennale della Ue 2021-27, con la riforma del Patto di stabilità sullo sfondo. La trattativa è ancora in corso e, per ammissione della stessa Meloni, non è affatto semplice. Ma nel frattempo si brinda con vino rosso, a poche ore dal summit dei capi di Stato e di governo della Ue. All’ordine del giorno, tra i vari punti in agenda, ci sarà anche la questione Ucraina. L’Ungheria di Viktor Orban vede come il fumo negli occhi un rapido ingresso di Kiev nella Ue. Meloni proverà ad ammorbidire le posizioni con l’omologo di Budapest, in occasione di un bilaterale a cui gli sherpa di Italia e Ungheria stanno lavorando.
E proprio mentre la provinciale sinistra italiana si attacca ad ogni appiglio polemico per minare la credibilità del governo, l’incontro a tre Meloni, Macron e Scholz restituisce l’immagine di una nazione rispettata, dignitosa, che dice la sua a testa alta in Europa. Con buona pace di Conte e Schlein.