Mes, Salvini smonta la fuffa del “caso Giorgetti”: “Abbiamo condiviso tutto. Siamo orgogliosi”

23 Dic 2023 12:38 - di Gigliola Bardi
salvini giorgetti

L’opposizione continua a cavalcare il presunto “caso Giorgetti” in relazione al Mes, chiedendo ora, dopo averne chiesto le dimissioni, anche un’audizione urgente in Commissione Bilancio alla Camera. Strumentalizzazioni alle quali ha risposto Matteo Salvini.  “Abbiamo condiviso, scelto e fatto tutto per il bene degli italiani. Ne sono e ne siamo orgogliosi”, ha detto Salvini, smentendo le ricostruzioni che parlano di una spaccatura con Giorgetti in seno alla Lega e alla maggioranza di governo.

L’opposizione prova ad alimentare un “caso Giorgetti”, Salvini lo smonta

A dare il la alle grida della sinistra è stato, in particolare, il fatto che il ministro dell’Economia ha spiegato che il dicastero aveva interesse all’approvazione del Mes “per motivazioni di tipo economico-finanziario”, precisando anche che “per come si è sviluppato il dibattito mi è sembrato evidente che non c’era aria per l’approvazione per motivazioni anche non soltanto economiche”. Dunque, una fotografia della piega presa dal dibattito politico, che però è stata usata per alimentare retroscena e richieste di dimissioni, ipotetiche fibrillazioni nel centrodestra e immaginarie perdite di credibilità del ministro.

Il vicepremier: “Tutto condiviso, abbiamo fatto una grande cosa per l’Italia”

Questioni rimesse in ordine da Salvini: “Giorgetti non risulta assolutamente indebolito dopo il voto sul Mes”, ha chiarito, rispondendo a una domanda a margine di un evento benefico di consegna dei regali di Natale per i bambini ricoverati nell’Ospedale pediatrico Buzzi. “Ero con lui ieri. Lascio che i giornali scrivano quello che desiderano”, ha proseguito il leader del Carroccio, chiarendo che “abbiamo fatto una grande cosa per l’Italia”.

Nessuna spaccatura nella maggioranza di governo

A un cronista che chiedeva se avesse mai litigato con Giorgetti, Salvini ha poi risposto con un secco: “Mai”. Quanto al merito delle affermazioni del collega, per altro nient’affatto nuovo nella sostanza, il titolare delle Infrastrutture non lo ha contestato. Il fatto che approvarlo poteva essere utile “come merce di scambio su altro probabilmente è vero, però è stata una scelta coerente”, ha chiarito ancora il vicepremier, ricordando che “la Lega ha sempre avuto la stessa idea da dieci anni a questa parte. Abbiamo sempre votato nella stessa maniera. Il governo ha avuto una maggioranza compatta, l’astensione di Forza Italia era ampiamente comunicata e non ha rappresentato nessun problema. Abbiamo fatto quello che bisognava fare e ne sono orgoglioso”.

Salvini: “Sul Mes voto pragmatico: avrebbe messo a rischio lavoro e risparmi degli italiani”

“Quello sul Mes è stato un voto concreto, avrebbe messo a rischio il lavoro e i risparmi degli italiani. Non abbiamo fatto un voto ideologico, ma pragmatico”, ha quindi sottolineato Salvini, ricordando che il voto non ha creato alcun caso in Europa. “L’economia italiana è solida. Cresciamo più dei francesi e dei tedeschi. Il Mes – ha ricordato – è solo uno strumento inutile, superato, non utilizzato e dannoso. Un pensionato e un operaio italiano avrebbero dovuto pagare per salvare una banca tedesca”. “Quindi il Parlamento ha esercitato il suo diritto democratico di bocciare uno strumento inutile e dannoso. E lo spread è sceso”, ha proseguito, ricordando che ancora una volta “tutti i gufi” sono stati smentiti, mentre il governo ha “fatto quello che era nostro dovere per difendere il lavoro e i risparmi degli italiani”.

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