Messina Denaro, arrestata la figlia dell’amante del boss. Consegnava i pizzini nascosti nel passeggino
È finita in manette Martina Gentile, la figlia dell’amante di Matteo Messina Denaro, Laura Bonafede. Il Ros dei Carabinieri hanno arrestato all’alba la giovane di 37 anni. È accusata di favoreggiamento e procurata inosservanza di pena aggravati dalle modalità mafiose. Di lei il boss mafioso, arrestato lo scorso 16 gennaio e morto di recente per un tumore, quando era latitante, diceva: “È come se fosse mia figlia, ha molto di me perché l’ho insegnata io. Se vedessi il suo comportamento ti sembrerei io al femminile”.
Messina Denaro, arrestata la figlia dell’amante
“L’operazione – dice il Ros – costituisce la prosecuzione dell’indagine che lo scorso 16 gennaio ha permesso al Ros di catturare a Palermo l’allora latitante Matteo Messina Denaro”. Lo scorso 13 aprile era stata arrestata anche Laura Bonafede, madre di Martina per la stessa accusa. La ragazza avrebbe consegnati dei ‘pizzini’ per il boss mafioso con la figlia nel passeggino. È quanto emerge dall’inchiesta che ha portato all’arresto della giovane figlia della maestra amica intima del boss.
Passava i pizzini nascosti nel passeggino
Gli investigatori stanno cercando di scoprire a chi fossero diretti. Per la Dda di Palermo “è stata uno degli ingranaggi indispensabili del sistema di comunicazione ingegnato dal latitante. Grazie al quale ha anche potuto mantenere la indispensabile sponda di Laura Bonafede nella condivisione e gestione delle strategie mafiose sul territorio di Campobello di Mazara”. È quanto si legge nella misura cautelare. La Procura aveva chiesto l’arresto in carcere ma il giudice ha concesso i domiciliari. La ragazza ha una figlia di 3 anni.
Il giudice concede gli arresti domiciliari
Il procuratore Maurizio de Lucia, l’aggiunto Paolo Guido e i sostituti Gianluca De Leo e Piero Padova avrebbero voluto arrestarla già nei mesi scorsi assieme alla madre. Ma il giudice per le indagini preliminari aveva respinto la richiesta. Poi sono sono sopraggiunti nuovi elementi. Innanzitutto i frame delle immagini delle telecamere che monitoravano da tempo casa Bonafede.
Le telecamere davanti a casa Bonafede
Alle 10, 59 del 17 dicembre 2022 un’Alfa Romeo Giulietta di colore nero transita in via Roma a Campobello di Mazara. Al volante c’è Matteo Messina Denaro e non passa lì per caso. Ai civici 187 e 191 abitano Laura Bonafede e la figlia Martina Gentile. Il capomafia, allora latitante, rallenta la marcia. Dall’abitazione esce Martina Gentile. L’Alfa svolta per via Dante Alighieri, fa il giro dell’isolato e rispunta un minuto dopo. Si ferma nel momento in cui la giovane donna sta attraversando la strada. Gira lo sguardo per incrociare quello del latitante. Secondo la Procura di Palermo non sarebbero stati incontri casuali (ce ne sono stati altri), ma pianificati nella strategia di comunicazione ideata dal padrino.
Perquisizioni a un ex assessore di Campobello
Sono in corso perquisizioni nello studio di un ex assessore di Campobello di Mazara (Trapani) in cui sarebbero avvenuti gli scambi di ‘pizzini’. Lo scambio dei ‘pizzini’ di Messina Denaro, ancora latitante, sarebbe avvenuto tra Martina Gentile e Lorena Lanceri, una presunta fiancheggiatrice del boss arrestata nei mesi scorsi. Si tratta dello studio di architettura dell’ex assessore all’urbanistica di Campobello di Mazara, Stefano Tramonte, indagato, in cui le due donne lavoravano.