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Migranti, la trovata “furbesca” delle Ong tedesche: un motoscafo con bandiera italiana per entrare nei nostri porti

Cronaca - di Martino Della Costa - 19 Dicembre 2023 - AGGIORNATO 19 Dicembre 2023 alle 13:51

Se già non bastassero le Ong in azione, ora a dar loro manforte tra consigli furbetti e escamotage rilanciati sotto l’ombrello di un’organizzazione con sede in Germania, scende in campo. Anzi, direttamente in mare, Maldusa: una Ong locale che sul suo sito web si autodefinisce «un’associazione culturale che si propone di facilitare la libertà di movimento, supportando le infrastrutture già esistenti per la solidarietà con le persone migranti, e di avviare due stazioni di ricerca e documentazione a Palermo e a Lampedusa» – neanche fosse un ente di filantropi dediti alla beneficenza… Una realtà a cui oggi Il Giornale sul suo sito – con dovizia di particolari – dedica un’attenta analisi su operato e fine strategico.

Migranti e Ong, l’ultimo escamotage furbesco per aggirare ostacoli e norme

Una realtà, quella di Maldusa, a cui giusto ieri il mensile Il Timone ha riservato un servizio sottolineando come la Ong locale «ha pubblicato diverse guide sui migranti che, oltre a descrivere le principali rotte con le relative destinazioni dei paesi europei, manco se fosse un’agenzia di viaggi, forniscono anche informazioni sulle norme italiane riguardo l’immigrazione. Ovvero una serie di suggerimenti per aggirare gli ostacoli (legali) per ottenere asilo».

Un’associazione che opera con gran parte delle Ong tedesce mette in mare un motoscafo battente bandiera italiana

Un background che rivela l’operosità dell’organizzazione su cui il quotidiano diretto da Sallusti elargisce l’ultimo aggiornamento: «A partire dal 2024 ci sarà nel Mediterraneo una nuova nave Ong. Anzi, si tratta di un motoscafo veloce che, a differenza delle stragrande maggioranza delle imbarcazioni della flotta civile, batterà bandiera italiana. Si chiama «Maldusa» e fa capo a quella che sui social si definisce come «associazione culturale», che porta lo stesso nome».

La Ong locale “Maldusa” lavorerà al loro fianco: il trucchetto per approdare nei nostri porti

L’annuncio che Il Giornale rilancia è stato dato sui social da «United4Rescue», un’organizzazione con sede in Germania, piuttosto conosciuta a livello europeo, che lavora in sinergia con «gran parte delle Ong tedesche che operano nel Mediterraneo» firmatarie di un’adesione ai progetti svolti e in corso. Ebbene, da ora in poi, anche Maldusa lavorerà al suo fianco. E sotto la sua supervisione e protezione. «Col comunicato infatti – spiega il quotidiano milanese entrando nel dettaglio di riferimenti pratici e cifre – si rende noto che United4Rescue ha “reso possibile l’acquisto grazie a tantissime, tantissime donazioni individuali”».

Migranti, la strategia: «Maggior facilità a ottenere un porto in Italia essendo una sua estensione territoriale»

E allora, uscendo da perifrasi e metafore interlocutorie, Il Giornale semplificando e tirando le somme, ricostruisce e spiega, quindi, che «il motoscafo è stato acquistato dall’organizzazione tedesca per l’associazione culturale italiana, in modo tale da avere nel Mediterraneo un’imbarcazione battente bandiera nel nostro Paese, che ha maggior facilità a ottenere un porto in Italia essendo a tutti gli effetti una sua estensione territoriale».

 Il “Maldusa” si trova già a Lampedusa

Un chiaro escamotage, insomma, mirato ad aggirare parte del decreto Piantedosi e a farsi beffa di norme e decreti vigenti. Un modo “furbetto” di sfidare ancora una volta l’esecutivo sul terreno del contrasto all’immigrazione clandestina e all’operato indiscriminato di scafisti e trafficanti di esseri umani. Non solo una strategia basata su sotterfugi indirizzati ad aggirare ostacoli, leggi e protocolli e accordi internazionali, ma anche un salvagente lanciato alle Ong tedesche per approdare nei nostri porti. E Il Giornale spiega come e perché.

Migranti, finanziamenti e escamotage: la road map delle Ong tedesche in azione

Innanzitutto evidenziando che l’associazione «è nata una manciata di anni fa per “facilitare la libertà di movimento”». E creando per l’occorrenza «due stazioni: una a Palermo e una Lampedusa. Ed è proprio sulla piccola isola al largo delle coste siciliane che il motoscafo è ormeggiato da diversi giorni». Non solo.  «L’intervento di United4Rescue – prosegue il quotidiano citato – in questa operazione risale al 2022, come si legge nel loro sito ufficiale. Dove si riferisce di uno stanziamento da 125mila euro per un’imbarcazione da impiegare per le “operazioni di ricerca e soccorso”. Un motoscafo “da varare direttamente da Lampedusa”».

Un motoscafo con bandiera italiana per «facilitare il passaggio dei migranti» e osteggiare le autorità

Pertanto, tra finanziamenti e propaganda, polemiche su fondi e conflitti d’interesse a parte, che Il Giornale menziona ed esamina, «la mossa di finanziare l’acquisto di una barca veloce con bandiera italiana, che fa base a Lampedusa», risulta «strategica – conclude il quotidiano – per le Ong tedesche. Anche perché Maldusa verrà impiegata solo in extremis per il recupero in mare dei migranti. Come asserisce la stessa “organizzazione culturale”, la loro imbarcazione verrà usata per “facilitare” il passaggio dei migranti “di fronte ai tentativi delle autorità di ostacolarne l’arrivo”»…

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di Martino Della Costa - 19 Dicembre 2023