Napoli, il fidanzato ubriaco la pesta a calci e schiaffi e prova a soffocarla col cuscino: i carabinieri la salvano

11 Dic 2023 13:31 - di Prisca Righetti
violenza donne

Ancora violenza sulle donne, ancora un’aggressione brutale sferrata da un fidanzato alla propria compagna. Stavolta siamo nei pressi di Napoli: mancano pochi minuti alle 13 quando arriva una richiesta di aiuto alla centrale operativa della compagnia carabinieri di Giugliano, in Campania. Dall’altra parte del telefono c’è un padre che chiede aiuto ai carabinieri perché sua figlia, pestata dal fidanzato ancora una volta, lo ha appena contattato. La ragazza, ha 35 anni, si trova in una stanza d’albergo, dove l’uomo – denuncia drammaticamente il genitore – l’ha aggredita e picchiata selvaggiamente. La donna, che ha incassato i colpi e atteso che il compagno si fermasse, è riuscita ad approfittare di un momento di quiete apparente per scrivere al proprio papà e chiedere aiuto.

Violenza sulle donne, l’ultima vittima a Napoli: pestata in albergo dal fidanzato

Pochi minuti e i Carabinieri della sezione radiomobile di Giugliano raggiungono la struttura ricettiva di Varcaturo in Via Licola Mare. I militari fanno irruzione nella stanza d’albergo e bloccano l’uomo, un 39enne. Lì, naturalmente, trovano la vittima prostrata, seduta a terra. La ragazza urla e piange. Sul suo volto i segni della violenza che si è appena consumata: lividi evidenti e graffi che sanguinano. Anche nella stanza, sul pavimento, e sul letto, sono evidenti le macchie di sangue. I carabinieri allertano il 118, che arriva poco dopo. La 35enne, una volta medicata dai sanitari dell’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, viene condotta in caserma, dove denuncia l’aggressore.

La giovane pestata dal fidanzato a calci e schiaffi. Poi il tentativo di soffocarla con un cuscino

E dove, tra le lacrime e ancora scossa per quanto appena subìto, racconta del suo legame con il fidanzato. Stanno insieme da un anno e mezzo, lui è sempre affettuoso, racconta. Ma quando beve si trasforma. E purtroppo, ammette, beve spesso. Durante la relazione la vittima subisce aggressioni, vessazioni e violenze che le hanno causato fratture del braccio e del naso. Oltre a un intervento chirurgico all’orecchio. Mani al collo per strangolarla, calci, morsi e schiaffi. Lei lo ha denunciato già in tre occasioni, eppure quella speranza che “lui possa cambiare” ha quasi sempre preso il sopravvento. O almeno, così ha spiegato al 35enne la remissione ciclica delle querele presentate.

Altre aggressioni in passato le hanno causato fratture del braccio e del naso e un’operazione all’orecchio

Ieri, però, è tornato a scatenarsi l’inferno. I due sono nella stanza d’albergo e lui comincia a bere. E più beve e più diventa aggressivo. Le scenate di gelosia si trasformano in violenza. Gli insulti e le minacce si traducono in calci. Schiaffi. Un’aggressione feroce a cui la ragazza, finalmente, si ribella. Ma lui si oppone. L’uomo chiude la porta a chiave e tenta di soffocarla con il cuscino. Lei combatte, cerca di chiedere aiuto, anche quando lui le chiude la bocca con la mano.

Pestata dal fidanzato, scrive al padre: l’intervento dei carabinieri che la salva

La vittima non si arrende, e morde la mano del 39enne che la allontana e le sferra un ultimo calcio al fianco. Lei si accascia a terra, lui si ferma. E in quegli attimi di silenzio, la vittima prova a fare un ultimo tentativo di chiedere aiuto. Così, invia la richiesta disperata al padre con un messaggio. E. di lì a poco, l’arrivo dei carabinieri che la liberano dalla morsa violenta del suo aguzzino, arrestato e neutralizzato. Almeno per ora.

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