Natale, che la festa (e la lettura) cominci: ecco i libri sotto l’albero di politici, vip dello spettacolo e sportivi
Dal De Rerum natura di Lucrezio al Capitale di Marx, passando per Oscar Wilde, Collodi, De Amicis e Jung. E fino ai thriller di Wilbur Smith: cult da biblioteca, classici imperdibili, chicche per amatori e nuove sfide dell’editoria. Tra titoli famosi, evergreen e volumi che si faticherebbe a trovare in libreria, le personalità della politica e dell’economia, i vip dello spettacolo e dello sport, interpellati dalla AdnKronos su quali libri troverebbero volentieri sotto il loro albero di Natale, suggeriscono un ventaglio davvero amplissimo di proposte di lettura (e ri-lettura). Ecco i loro consigli per le festività natalizie alle porte.
Natale, che la festa della lettura abbia inizio: l’indagine dell’Adnkronos sui libri preferiti dei vip
Una iniziativa tra glamour e letteratura, cultura e indicazioni di mercato, quella promossa dall’Adnkronos, che punta tutto sulla lettura e sull’invito alla valorizzazione di un bene prezioso: il libro. L’indagine dell’agenzia di stampa comincia allora dal Parlamento, con il presidente del Senato Ignazio La Russa che, nel rispondere al quesito su cosa leggerà. O su quale testo potrebbe regalare a Natale, punta subito sul sicuro con un grande classico: I promessi sposi di Alessandro Manzoni. Che, suggerisce La Russa, «è bene rileggere. E del cui autore ricorrono i 150 anni dalla morte». Ma non solo. Il presidente del Senato sfodera anche un altro consiglio: e segnala Una battuta, presidente di Vittorio Amato e Giovanni Lamberti sul Berlusconi visto dai giornalisti. E, perché no? Anche Baumgartner, romanzo di Paul Auster.
Da La Russa a Silvio Soldini, l’indagine ha interpellato politici, intellettuali, artisti e sportivi
E ancora. Passando dai seggi parlamentari alle poltrone governative, il ministro della Protezione civile Nello Musumeci suggerisce Il rancore e la speranza di Bruno Vespa, La speranza africana di Federico Rampini e La storia di Cesare di Valentina Mastroianni. Mentre il collega all’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, propone l’Atlante Qualivita realizzato dalla Treccani, che ripercorre storia e valori di tutti i nostri prodotti nazionali, esaltandone le qualità.
Libri sotto l’albero, i consigli di Giampiero Mughini
E dalla politica agli intellettuali, più o meno disorganici che siano, ecco Giampiero Mughini pronto a suggerire «l’ultimo lavoro di Sergio Luzzatto, uno dei migliori storici italiani: si chiama Dolore e furore, ed è una storia delle Brigate Rosse, argomento di cui temo ormai molti italiani sappiano poco – spiega lo scrittore e giornalista siciliano –. Per la narrativa, invece, sto aspettando di leggere l’ultimo romanzo di James Ellroy, The Enchanters. E poi raccomando – conclude Mughini – il lavoro di Anna Ferrando Adelphi: le origini di una casa editrice, che racconta molto bene quella che ritengo essere la casa editrice più importante in Italia».
La lista dei desideri di Nonno Libero-Lino Banfi
Tuffandoci poi nel variegato universo dello spettacolo, Nonno Libero-Lino Banfi confessa che vorrebbe rileggere Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde: «Un libro – ricorda l’attore – che io ho letto tantissimi anni fa. E che ancora mi pento di non aver conservato. Vorrei tanto ritrovarlo da qualche parte in casa, l’ho cercato più volte. E poi, mi piacerebbe ricevere un paio libri che trattassero di mafia e camorra e del caso Moro. Vorrei due saggi. Scritti da persone qualificate. Grandi giornalisti di inchiesta, oppure magistrati, per approfondire questi intrecci della storia del nostro Paese».
Al Bano vira sui testi classici, Iva Zanicchi… pure
Ad Al Bano invece piacerebbe «trovare sotto l’Albero di Natale due belle edizioni dell’Iliade‘ e dell’Odissea. Il mondo greco e la mitologia mi hanno sempre affascinato sin da ragazzo. A questi due libri non aggiungerei l’Eneide per completare la triade, ma un romanzo contemporaneo: Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez: una storia che mi ha fatto impazzire e che rileggerei molto volentieri. Trovo tantissimi tratti in comune, nel bene e nel male, fra l’America Latina e il nostro e mio Mezzogiorno d’Italia», rileva acutamente il cantante.
Da Omero a De Amicis, passando per i libri del viale dei ricordi
Per Iva Zanicchi, invece, «non può mancare sugli scaffali della libreria di casa un classico come Pinocchio di Collodi. E poi, il libro Cuore di Edmondo De Amicis. Sono due libri che mi riportano indietro al tempo della scuola – rivela l’artista – e che hanno anche a che vedere con il mondo della scuola. Fantastici! Tra l’altro – sottolinea la cantante – ai miei tempi nei piccoli paesi le famiglie facevano studiare soltanto i maschi… Passando poi dai ricordi di infanzia a quelli di gioventù, dopo aver visto tante volte il film, vorrei avere tra le mani il romanzo Via col vento. Saranno pure scelte banali, se vogliamo, ma sono tre libri che non possono non stare in casa, almeno in casa mia»…