Natale, ddl di FdI: “Sanzioni ai presidi che vietano il presepe. No alla ‘Festa d’Inverno'”

20 Dic 2023 13:42 - di Augusta Cesari
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Sì al Santo Natale, no alla ‘Festa d’Inverno’. E per i presidi che acconsentono alla rimozione del presepe a scuola sono in arrivo provvedimenti disciplinari. Lo prevede un disegno di legge presentato al Senato da Fratelli d’Italia, che si prefigge come obiettivo la garanzia del “rispetto” e della “tutela delle tradizioni religiose italiane”. Il testo, che l’Adnkronos ha potuto visionare, “interviene sul rispetto delle tradizioni religiose cristiane e sui simboli che le contraddistinguono. Segnatamente, per quanto riguarda il Natale e la Pasqua, il riferimento va all’allestimento del presepe; allo svolgimento delle relative cerimonie, delle recite e rappresentazioni celebrative”: lo scrive la relatrice Lavinia Mennuni nell’introduzione del ddl, che si compone di quattro articoli. L’ossequio al politicamente corretto non può stravolgere i simboli della nostra religione

Natale, ddl di FdI “sul rispetto delle tradizioni cristine e i suoi simboli”

Spiega la senatrice di Fdi: “Consentire la trasformazione delle Sacre festività cristiane in altra anonima tipologia di celebrazione” costituirebbe “una discriminazione nei confronti degli alunni; e delle rispettive famiglie praticanti la religione maggioritaria” . Oltre che “un attentato ai valori e alla tradizione più profonda del nostro popolo”. Secondo Fratelli d’Italia “è assolutamente inaccettabile” la decisione di alcuni istituti scolastici “di trasformare il Santo Natale nella ‘Festa d’Inverno’: vale a dire in una festa che è avulsa da qualsiasi contesto commemorativo storico culturale attinente alla nostra Nazione. E che, in quanto priva di qualsivoglia contenuto etico, è destinata ad assumere una connotazione meramente edonistico-consumistica”.

Natale nelle scuole, il ddl di FdI: “Sanzioni ai presidi che vietano il presepio”

Il disegno di legge vieta agli istituti scolastici “di impedire iniziative promosse da genitori, studenti, o dai competenti organi scolastici, volte a proseguire attività legate alle tradizionali celebrazioni legate al Natale e alla Pasqua cristiana: come l’allestimento del presepe, recite e altre manifestazioni ad essi collegate; al fine di ricordarne il loro profondo significato di umanità e il rapporto che le lega all’identità nazionale italiana”. E per i dipendenti della pubblica amministrazione che violano le norme introdotte dal disegno di legge è prevista l’apertura di un procedimento disciplinare.

Natale, Mennuni: “Negli ultimi anni decisioni imbarazzanti. Il ddl era necessario”

Secondo Mennuni, negli ultimi anni si sono verificate decisioni scolastiche che considera “inaccettabili e imbarazzanti”: come il divieto del presepe nelle scuole o la modifica dell’essenza della festa del Natale in “improbabili festività dell’inverno”; per non offendere i credenti di altre religioni. Tale situazione ha spinto il partito a presentare la proposta di legge. La senatrice sottolinea l’importanza di “salvaguardare e tutelare” le radici culturali italiane, di cui il presepe è un esempio significativo. La proposta di legge punta a mantenere viva la presenza di queste tradizioni nelle istituzioni educative, considerate parte integrante dell’identità culturale del Paese. Il ddl ha subito un’accelerazione dopo che una comunicazione interna del presidente dell’Istituto Universitario Europeo (Eui) di Fiesole (Firenze), il belga Renaud Dehousse, voleva cancellare la parola “Natale dalla tradizionale festa del 25 dicembre. Fu il deputato di FdI, Antonio Baldelli, all’indomani dell’annuncio – e delle relative polemiche – ad annunciare un’interrogazione. La cultura della cancellazione non svuotino dei valori cristiani festività amate dalla maggior parte degli italiani.

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