Nell’anniversario della morte di Ratzinger arriva l’ordine di Bergoglio: via tutti gli stemmi di Benedetto XVI

31 Dic 2023 11:12 - di Penelope Corrado
Ratzinger

Esattamente un anno fa, il 31 dicembre, moriva Papa Benedetto XVI: un’assenza ingombrante per i tanti cattolici che verso il pontificato di Joseph Ratzinger avevano guardato con speranza. Un anno dopo la sua morte, la Chiesa cattolica, travolta dagli scandali e da certe prese di posizioni del suo successore, appare ancora più fragile e più confusa. C’è chi scrive, come Marcello Veneziani, che “da un anno i cattolici sono senza Papa”.

Padre Geoerg celebra la messa e si commuove più volte

Per il primo anniversario della scomparsa di Benedetto XVI, è tornato in Italia monsignor Georg Ganswein, fino all’ultimo suo fedele segretario particolare ed ex prefetto della Casa Pontificia che su decisione di Bergoglio ha dovuto lasciare il Vaticano e fare ritorno, senza incarico, nella diocesi natale di Friburgo. Alla messa in suffragio per Benedetto XVI si è registrata n una presenza di fedeli oltre ogni aspettativa, è stata celebrata nella basilica di San Pietro dallo storico segretario di Ratzinger, monsignor Georg Gaenswein (allontanato da Bergoglio dopo la morte di Ratzinger). Benedetto XVI è “esempio luminoso”, ha detto monsignor Gaenswein nell’omelia. “Restiamo uniti anche con Benedetto XVI, sinceramente grati a Dio per il dono della sua vita, la ricchezza del suo magistero, la profondità della sua teologia e l’esempio luminoso di questo ‘semplice ed umile lavoratore nella vigna del Signore'”, ha detto Gaenswein citando le parole che lo stesso Benedetto pronunciò al momento della sua elezione a Pontefice. Gaeswein ha pronunciato l’omelia fermandosi un paio di volte per la commozione. Tra i gli oltre 60 concelebranti, anche i cardinali Gerhard Mueller e Kurt Koch, che in questo periodo sono stati molto critici con il pontificato di Bergoglio.

La denuncia di un blog cattolico: Papa Francesco ha dato l’ordine di “cancellare” Ratzinger

La morte di Ratzinger – per dieci anni, dopo le dimissioni del 2013, al fianco del “titolare” Bergoglio – un anno fa era stata omaggiata da un lungo e ininterrotto cordoglio: per tre giorni, dalla mattina del 2 gennaio, un corteo di fedeli si è presentato alla Basilica di San Pietro per dare l’ultimo addio alle sue spoglie mortali. Giovedì 5 gennaio 2023 si sono quindi celebrati i funerali “solenni, ma sobri” – come espressamente richiesto – presieduti da Papa Francesco alla presenza di molte autorità e di una grande folla che ha chiesto a gran voce che fosse fatto “Santo subito”.

Dal blog cattolico Silere non possum arriva una indiscrezione clamorosa.  «Ad un anno dalla morte di Benedetto XVI, da Santa Marta è partito l’ordine: «Via gli stemmi di Benedetto XVI dalle casule!».
Questo è ciò che si sono sentiti dire il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie e gli addetti della Sacrestia Pontificia. È così che si è provveduto a spedire le casule (di tutti e quattro i colori liturgici) in sartoria per sostituire lo stemma del pontefice defunto con la tiara e le chiavi decussate».

«Si tratta di una scelta che non trova alcun tipo di giustificazione – scrive il blog cattolico – soprattutto fatta a dieci anni dalla fine del pontificato e solo a seguito della sua morte. Dal punto di vista storico, infatti, viene cancellata la memoria di paramenti che erano stati voluti da Benedetto XVI e ricordano il suo pontificato. Si tratta anche di una indicazione temporale: i paramenti sono stati voluti e creati durante questo periodo. Inoltre, tutti gli altri paramenti con gli stemmi di San Paolo VI, San Giovanni XXIII o San Giovanni Paolo II sono tutti nella sacristia pontificia e nessuno ha osato mai toccarli.

Dal punto di vista economico, aspetto tanto caro a Papa Francesco, si tratta di una spesa folle. Sarebbe stato più economico ricomprare delle casule senza stemma o con lo stemma del Pontefice regnante. Perché – chiede ancora il blog –  quindi, procedere ancora con questa damnatio memoriae del Pontificato di Joseph Ratzinger?».  

Commenti

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  • Vincenzo Rago 2 Gennaio 2024

    Papa Francesco l’anti Papa, un Papa attore non e’ un Papa.

  • MARIATERESA ROSA 31 Dicembre 2023

    MA SECONDO CHI BEGOGLIO E’ IL PAPA?
    POVERI CRISTI NOI CHE CE LO SORBIAMO OGNI VOLTA CHE APRE BOCCA!!!!

  • Willy 31 Dicembre 2023

    Chi siamo noi per giudicare le decisioni di questo papa fasullo. É solo l’estremo tentativo di far dimenticare un grande a cui, Bergoglio, non é nemmeno degno di baciare la stola

  • Danilo 31 Dicembre 2023

    Semplice, perché questo tizio è veramente l’antipapa. Lo dimostra ogni giorno di più. Ma verrà anche per lui il momento di fare i conti lassù.

  • Adelio Bevagna 31 Dicembre 2023

    Marcello Veneziani, parole sante le tue, siamo senza Papa… le chiese sono vuote.

  • Nico 31 Dicembre 2023

    L’ impostore vuole cancellare ogni traccia della sua colpa ! È perfettamente consapevole della sua. nullità rispetto ad un gigante come Benedetto XVI .
    Se avesse un minimo di dignità dovrebbe vergognarsi! Ma non si può cavar sangue dalle rape. !!! VERGOGNA !!!!

  • Giacomo Russo 31 Dicembre 2023

    Condivido il pensiero di Marcello Veneziani, ci manca il Papa BENEDETTO XVI, immenso per cultura teologica, sobria ma fine, garbata e umile al contempo. Uomo solo apparentemente schivo ma di una reale sensibilità che rasentava la tenerezza. La lectio magistralis di Ratisbona, da cui la infondata è meschina accusa di islamofobia, é un messaggio di Vera Pace e andrebbe letta nelle scuole.

  • renato deho 31 Dicembre 2023

    Dopo Benedetto XXI il Nulla!

  • salvatore 31 Dicembre 2023

    si conferma un NON PAPA ambiguo miscredente e comunista…….
    E’ ora che se ne vada