Onu, veto degli Usa al cessate il fuoco: non si condannano le atrocità. Hamas: “Disumano”
Il veto degli Stati Uniti all’Onu blocca la risoluzione del Consiglio di Sicurezza (presentata dagli Emirati arabi) per un cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza. La posizione di Washington era stata illustrata dall’inviato americano all’Onu Robert Wood. Che ha sottolineato che Hamas continua a rappresentare una minaccia per Israele e mantiene il controllo della Striscia di Gaza.
Onu, gli Usa mettono il veto al cessate il fuoco
La risoluzione presentata dagli Emirati Arabi – ha spiegato – non contempla una chiara condanna della formazione terroristica. Gli Usa hanno definito la risoluzione “squilibrata, avulsa dalla realtà, che non avrebbe fatto avanzare il processo”. I redattori del testo, ha aggiunto Wood, “hanno rifiutato un linguaggio di condanna del terribile attacco terroristico di Hamas contro Israele il 7 ottobre”. E quindi, “hanno ignorato tutte le nostre raccomandazioni con un “processo affrettato”.
La Gran Bretagna si astiene: si ignora Hamas
Tredici delle Nazioni Unite hanno votato a favore della risoluzione presentata dagli Emirati Arabi Uniti per chiedere il cessate il fuoco immediato. Si è invece astenuta la Gran Bretagna. “Chiedere un cessate il fuoco ignora il fatto che Hamas ha commesso atti di terrorismo. E tiene ancora in ostaggio civili“, ha detto in un commento citato da Sky News la rappresentante del Regno Unito presso le Nazioni Unite, Barbara Woodward. “Non possiamo votare a favore di una risoluzione che non condanni le atrocità commesse da Hamas contro civili israeliani innocenti”.
Hamas: è una decisione disumana
Hamas ha reagito definendo la mossa della Casa Bianca “non etica e disumana”. “L’ostruzione degli Stati Uniti all’approvazione di una risoluzione per il cessate il fuoco è una partecipazione diretta con l’occupazione all’uccisione del nostro popolo. E nel commettere ulteriori massacri e pulizia etnica”, ha affermato al-Risheq, membro dell’ufficio politico.
Israele ringrazia gli Usa e condanna Gueterres
Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, ha ringraziato gli Usa per il veto sul cessate il fuoco a Gaza. E ha attaccato il segretario generale Antonio Guterres accusandolo di stare dalla parte di Hamas. Per Cohen la posizione di Guterres è “una vergogna e un marchio di Caino per l’Onu. La richiesta dell’Articolo 99, non avanzata per la guerra in Ucraina o in Siria, è un altro esempio della posizione parziale e unilaterale di Guterres”.
Blinken riceve i ministri arabo-islamici
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, intanto, ha ricevuto a Washington la delegazione ministeriale nominata dal Vertice congiunto arabo-islamico e guidata dal ministro degli Esteri saudita Faisal bin Farhan. Secondo quanto riferito dal ministero degli Esteri di Riad sul social X, la delegazione era formata anche dal primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim al Thani, dal capo della diplomazia giordana, Ayman Safadi, dal suo collega egiziano, Sameh Shoukri, dal ministro degli Esteri dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Riyad al-Maliki e da quello turco, Hakan Fidan.
Il rifiuto allo sfollamento forzato
Stando a una nota del ministero degli Esteri saudita, la delegazione ha espresso la sua posizione di “rifiuto totale” di tutte le operazioni di “sfollamento forzato” dei palestinesi da Gaza. E ha sottolineato l’importanza di rispettare il diritto internazionale ed il diritto umanitario internazionale. I ministri hanno anche sottolineato la necessità di creare “un clima politico che conduca ad una soluzione a due Stati e alla creazione di uno Stato di Palestina”.