Pd alla frutta, la doppia faccia di Romano Prodi e la paura di Elly Schlein di candidarsi alle europee

19 Dic 2023 11:01 - di Vittoria Belmonte
Schlein

Ma davvero Romano Prodi ha fornito una investitura politica a Elly Schlein?  Secondo Il Foglio “gli interlocutori di Prodi nel Partito democratico sono rimasti alquanto colpiti dall’uscita dell’ex premier” e cioè perché il Professore “in questi ultimi tempi, nei colloqui privati con i dirigenti dem che hanno con lui maggiore confidenza, si è lasciato andare ad alcune critiche sulla gestione del Pd da parte della segretaria. Perciò non si aspettavano che poi l’ex presidente del Consiglio le offrisse un assist di questo genere. Tanto più che erano a conoscenza anche della sua perplessità ad andare alla due giorni del partito per l’Europa, e della sua decisione di partecipare solo alla fine, dopo le molte insistenze della segretaria”.

Gli avversari interni di Schlein: da Prodi nessuna investitura

Insomma gli avversari di Elly Schlein sono sul piede di guerra per questo tirare la giacchetta prodiana ad usum della segretaria. E spiegano, sempre in forma anonima, al Foglio che  “Prodi non ha lanciato Schlein come la grande federatrice del centrosinistra, ha assai più banalmente risposto a una domanda diretta. Gli hanno chiesto se la segretaria dem a suo giudizio potesse svolgere quel ruolo e l’ex premier ovviamente non poteva rispondere di no. Una domanda, dicono gli avversari interni di Schlein, ben indirizzata dal suo ufficio stampa”. E fanno anche notare che certo non è stato un bello spettacolo quello zelo difensivo a protezione di Chiara Ferragni pur di dare addosso alla premier.

Schlein ha paura di candidarsi alle europee

La politica langue, dunque, dalle parti del Nazareno. E politica significa decisione. Mentre Schlein tentenna su tutto a cominciare dalla questione principale: candidarsi o meno alle europee. Il minimo che ci si possa aspettare da una federatrice. Ma la segretaria teme il derby con Giorgia Meloni e sta soppesando i pro e i contro. Ma avrebbe già fatto sapere ai fedelissimi che nel caso di candidatura di Meloni lei avrebbe fatto un passo indietro.

Il pressing su Elly: la candidatura è una scelta obbligata

Il pressing è appena all’inizio e rischia di trasformarsi in un tormentone controproducente. Stefano Folli, analista politico di lungo corso, ha lanciato oggi il suo monito a Schlein: ti devi candidare senza altre perdite di tempo. “In un voto proporzionale con quello per l’Europa, e nelle condizioni non brillanti del centrosinistra oggi – scrive Folli –  sarebbe illogico sottrarsi a una scelta che sembra quasi obbligata. E questo vale a prescindere da ciò che vorrà fare l’altra, ossia Giorgia Meloni. Anzi, sarebbe un segno di debolezza aspettare la mossa della concorrente per studiare la contromossa. Di tatticismo la sinistra, o il centrosinistra che sia, ha già rischiato di morire troppe volte in passato. Stavolta l’occasione è buona per decidere in anticipo… con tutte le insidie connesse”.

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