Pietro Genovese rischia un altro processo: per evasione. La madre di Gaia: lui se ne sta a Londra sereno, io non ho più una figlia

31 Dic 2023 17:02 - di Redazione
Pietro Genovese

Nuovo processo con l’accusa di evasione per Pietro Genovese, il ragazzo già condannato in via definitiva a cinque anni e quattro mesi di carcere per la morte Gaia von Freymann e Camilla Romagnoli, le due 16enni investite e uccise dal giovane la sera del 22 dicembre del 2019 a corso Francia, a Roma, mentre attraversavano la strada. La vicenda, come riferisce il ‘Corriere della Sera’, risale al 16 gennaio 2021 quando Genovese proprio per quel fatto si trovava agli arresti domiciliari. Quel giorno infatti i carabinieri della compagnia Parioli andarono per un controllo di rito sotto casa della famiglia di Genovese, nel quartiere Trieste e citofonarono più volte senza ottenere alcuna risposta.

I militari, che pure erano in possesso del numero di cellulare dell’indagato, non provarono però a contattarlo e dalle telecamere di sorveglianza del palazzo non risulta che Genovese fosse uscito di casa. La mancata risposta al citofono ha comunque fatto scattare l’accusa di evasione e il pm Roberto Felici ha chiesto il processo per il ventenne.

La madre di Gaia, Gabriella Saracino, affida a una intervista a Repubblica tutta la sua amarezza. «Questa cosa mi fa capire che lui e i suoi familiari non abbiano ben compreso cosa ha combinato questo ragazzo. Se è vero che è evaso è grave: lui ha ucciso due ragazze e nessuno lo controlla adeguatamente? Se fosse stato mio figlio lo avrei seguito molto attentamente. Ma io una figlia non la ho più».

E sui social commenta la vicenda con durezza: «Ora vediamo cosa decideranno i giudici per questa evasione. Ah dimenticavo: il povero ragazzo vive serenamente a Londra già da un po’, così lì nessuno può riconoscerlo e chiamarlo “assassino” come a Roma è accaduto».

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