Prodi sul Mes: “Scelta folle”. Filini (FdI): “Sbugiardato chi preconizzava il crollo dei mercati”
Con una velenosa intervista a Repubblica che gli offre l’assist, il presunto vecchio saggio del Centrosinistra, Romano Prodi – quello del “con l’euro lavoreremo un giorno di meno guadagnando come se lavorassimo un giorno di più” – accusa il Centrodestra di “follia” per non aver approvato il Mes.
“In politica esiste anche la follia. Ho sempre pensato che il balletto di dichiarazioni sul Mes sarebbe terminato in un nulla di fatto, convinto com’ero, e come sono, che a una scommessa a perdita zero non abbia alcun senso dire no. Perché quello è, in sintesi, il voto sul Mes. Ratificarlo non significa utilizzarlo. Quindi non costa proprio nulla. Se però l’Italia ha scelto di bocciarlo, unica in Europa, siamo davanti a una scelta assurda”.
“Isolare il Paese in una fase come questa non può che essere rischioso sia dal punto di vista politico che economico. Ci si mette sul piano di Orban. Non capisco davvero”, insiste Prodi. Che, proprio recentemente si è dichiarato, in un’intervista televisiva, “servo dell’Unione Europea”.
E sulla presunta spaccatura della maggioranza – un osserva: “E’ un segno di instabilità”. Quanto al nuovo Patto di stabilità, per il professore si tratta di un “compromesso, soprattutto per l’Italia. In assoluto, diciamo che se le regole di prima erano stupide queste non sono intelligentissime, che comunque è un passo avanti. Detto questo anche con la maggior flessibilità di adesso, all’Italia servirà un altro tipo di manovra per rientrare nei parametri”.
A Prodi replica il parlamentare di FdI, Francesco Filini (nella foto): “Mi rendo perfettamente conto che per uno come Prodi sia una follia che l’Italia ragioni nell’ottica dell’interesse nazionale, esattamente come hanno sempre fatto la Germania o la Francia, ad esempio. Ma – aggiunge il deputato di Fratelli d’Italia zittendo Prodi – è esattamente questo il tratto distintivo di un governo che gode di un ampio consenso popolare: la mancanza di un rigido controllo parlamentare sulle ricadute finanziarie che possono scaturire dalle azioni del Mes, non ci ha mai convinto, ed abbiamo agito di conseguenza. Chi preconizzava crollo dei mercati, cavallette e Tevere colorato di rosso, nel caso in cui non avessimo ratificato il Mes, è stato platealmente sbugiardato”.
Chiamato da Repubblica anche a benedire il centrosinistra prima delle europee, Prodi è tranchant: “ogni sforzo è destinato a fallire. Chiamatelo campo largo, chiamatela coalizione, chiamatela federazione…come volete voi. Ma quello è l’unico scenario possibile per sperare di vincere”. E sul rischio che corre in questo gioco il Pd, tallonato sempre di più da vicino dal partito di Conte, l’ex-premier avverte: “L ’orizzonte del Pd alle europee dovrà essere quello di confermarsi primo partito dell’opposizione. E sarà anche molto importante vedere in che modo, cioè con quanto vantaggio, risulterà primo”. Donna Schlein avvisata, mezza salvata.
Prodi un etero diretto dai poteri forti che ha svenduto il paese per quattro soldi ha ancora il coraggio di parlare?Taccia per sempre!
Ma Prodi non è meglio che si ritiri in qualche eremo,siamo stufi di sentirlo,questo lo dico da ex votante di sinistra che da un po’ di tempo ha cambiato idea sulla sinistra che si è dimostrata farlocca , soprattutto con i più bisognosi.
prodiii, scelta azzeccata euro bucato che ha dato.