Questione di date: il Foglio dà una mano a Conte, ma la firma del Mes avvenne il 27. Un giorno dopo le sue dimissioni
Giuseppe Conte ha lasciato un “pacco” all’Italia. L’accusa viene da Giorgia Meloni che spiega in aula che fu il premier targato M5S a voler firmare il Mes a governo caduto. L’avvocato pugliese replica con un video stizzito, rilanciato dai troll 5stelle sui social. L’aiutino gli arriva dal Foglio che fa lo “scoop” (se così si può chiamare). Cioè fa riferimento alla data del fax sventolato in aula dalla premier in cui Di Maio autorizza l’ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante l’Italia a Bruxelles, a firmare l’accordo sul Mes. La data del fax è leggibile senza neanche bisogno di ingrandirla. Il Foglio si attacca a quella per dire che Meloni avrebbe mentito: Conte si dimetterà infatti il 26 gennaio. Il 20 gennaio 2021, data del fax, era ancora in carica. Già: ma la firma all’accordo da parte dell’ambasciatore Massari ci fu il giorno 27 gennaio. Effettivamente il giorno dopo le dimissioni dell’allora premier Giuseppe Conte.
La premier ha fatto un’accusa chiara: è stato firmato un trattato così importante quando il governo Conte 2 era in carica solo per gli affari correnti. Alla chetichella. E “con il favore delle tenebre”. A giudicare dal nervosismo di Conte, ha colto nel segno. L’aspirante leader M5S infatti ha tirato fuori il governo Berlusconi e la data del 2011. “Oggi Giorgia Meloni ha fatto un altro show al Senato. Addirittura ha sventolato un fax. Mi par di capire che la voglia mettere sul piano dei fatti e documenti., benissimo presidente Meloni allora accomodati. C’è posta per te. Anzi c’è un faldone per te. Ma sapete chi ha introdotto il Mes in Italia? Cioè chi ha portato l’Italia nel Mes? Il governo di Berlusconi nel 2011, questo è il documento che lo comprova. Carta canta, Giorgia Meloni di quel governo facevi parte anche tu come Ministro della Gioventù oltre a La Russa, a Fitto, Calderoli”.
Poi deve essersi accorto dell’assist del Foglio e oggi lo ha citato: “Il fax smentisce Meloni. Oggi ci sono giornali che evidenziano la data del fax. Ma il problema non è questo. Lei sta girando intorno. Pensa di essere abile sul piano comunicativo e che con la comunicazione copre tutto. Lei è quella che ha introdotto il Mes”.
Ma è il Pd, nell’ansia di difendere quella firma fatta in zona Cesarini e a governo caduto, a smentire proprio Conte. Il dem Misiani infatti spiega – e Repubblica lo sottolinea oggi – che il 9 dicembre 2020 con una risoluzione votata dalla maggioranza M5S-Pd impegnava il governo a “finalizzare l’accordo raggiunto sulla riforma del Mes”. C’era a suo avviso la delega del Parlamento per la firma del Mes. Al di là dei sofismi dialettici, però, se se ne vuole fare una questione di date, la firma avviene il 27 gennaio. Conte si era dimesso il giorno prima.