Ragazzo di Parma aggredito da uno squalo che gli stacca una gamba. Lui filma tutto (video)
“Questo video l’ho fatto partire pochi istanti dopo l’ultimo morso, volevo dirvi addio, non avrei mai pensato di sopravvivere a quel mostro. Ho perso tanto sangue e la gamba, non so se me la taglieranno tutta o se resterà a metà ma non importa ormai. Voi siete i miei eroi, mi state dando la forza di andare avanti con i vostri messaggi e le vostre chiamate, il mio unico sogno è quello di rivedervi. Scusatemi se non riesco a rispondervi, ma sono molto stanco e mi fa male la testa”. E’ salvo per miracolo, ma si ritrova senza una gamba Matteo Mariotti, il 20enne di Parma, stato venerdì scorso da uno squalo in Australia, nello Stato del Queensland. Il giovane che pensava di morire, ha girato il video di quei momenti terribili pochi istanti dopo il morso che gli ha tranciato una gamba. Matteo è stato operato una seconda volta nella notte italiana tra domenica e lunedì per l’amputazione della gamba sinistra sotto il ginocchio.
La morte del nonno e la decisione di Mariotti
Erano le 16.30 di venerdì quando Mariotti aveva appena saputo della morte di suo nonno. A quel punto ha deciso di andare in spiaggia: «Avevo bisogno di rilassarmi e ho pensato di fare un bagno non lontano dalla riva – ha raccontato alla Gazzetta di Parma – Ho messo la maschera col boccaglio ma non sarei andato di certo lontano. Ho perso anche una piccola telecamere, per riprendere i pesci, così come faccio sempre, ma dopo qualche passo nell’acqua, ho sentito una terribile fitta a un piede». Quello di Mariotti, secondo i media locali, è il secondo attacco di uno squalo negli ultimi sette giorni. Proprio in quel punto c’è una foce di un fiume, in cui gli squali vanno in cerca di pesci, soprattutto dopo le piogge. «Dal piede in un secondo è arrivato a tutta la gamba – continua il ragazzo – ha cominciato a trascinarmi al largo per divorarmi, come di solito fanno con le prede». È stato a quel punto che il 20enne ha deciso di iniziare il video: «Sono riuscito a divincolarmi e ho acceso la telecamera per girare il video di addio. Urlavo per chiedere aiuto sulla spiaggia al mio amico Tommaso Agosti, istruttore subacqueo: è stato lui a trascinarmi a riva e a salvarmi. Mentre chiamava i soccorsi mi ha stretto la gamba ferita per fermare l’emorragia, poi è arrivato l’elicottero».