Schlein in ginocchio da Conte: “Gli elettori ci chiedono unità, nessuno può vincere da solo”

20 Dic 2023 17:17 - di Leo Malaspina

Conte le aveva rovinato la festa, sabato scorso, mentre Elly Schlein si vantava della possibile investitura come federatrice delle forze di centrosinistra. “Pensi prima a federere le correnti del Pd”. Oggi, però, la segretaria ci riprova, con toni quasi imploranti, facendo appello alla mozione affettiva dell’unità contro il “nemico”, il governo di centrodestra. Anche se solo una sognatrice potrebbe immaginare di “federare” qualcosa prima delle Europee di giugno, dove si voterà col proporzionale.

Schlein e l’appello anti-Meloni a Conte

“Nessuna forza oggi può pensare di farcela da sola, è vero che ci sono differenze ma le differenze si possono comporre. Invece di fare quattro puntate sulla stessa battaglia, facciamo insieme la stessa battaglia. Come sul salario minimo che ha costretto il governo a un incontro farsa a palazzo Chigi”, ha detto oggi nel corso di una conferenza stampa alla Camera Elly Schlein, rispondendo a una domanda su Giuseppe Conte.

Dobbiamo riuscire a unire maggiormente le forze, il mio avversario è il governo Meloni e non sentirete mai da me una polemica sulle altre opposizioni “. E aggiunge: “Anche nel governo ci sono differenze sul Mes, sul Covid… ci sono differenze ma nessuno mette in discussione che siano in grado di fare un governo insieme”. La segretaria aggiunge: “Io continuerò a essere massimamente unitaria sui temi. Non è una formula di rito. Le persone che incontro non mi pongono mai la questione di chi guida. Ma chiedono su sanità, salari. Questioni concrete su cui noi abbiamo le nostre posizioni ma non abbiamo la presunzione di essere gli unici a fare una battaglia sui salari, sulla scuola. Continuo a pensare che su questi temi si possano unire le forze. Come abbiamo fatto sul salario minimo. Questo ci chiedono elettori ed elettrici”.

I soliti attacchi al governo Meloni

L’accordo Ue sui migranti, voluto soprattutto dall’Italia, ovviamente la trova critica. “Questo accordo non supera i criteri di Dublino: c’è una solidarietà obbligatoria ma flessibile. Vuole dire che si potrà scegliere di pagare per non accogliere, in qualche modo dando un prezzo al diritto all’accoglienza. E se qualcuno decide di pagare vuol dire che quei migranti restano in Italia: forse governo non se ne è accorto”. Attacchi anti-italiani anche sul Patto di Stabilità. “Il governo rischia di far tornare il paese all’austerità. Francia e Germania si sono accordate e l’Italia prende atto a testa bassa. Il governo del resto è stato assente e privo di capacità negoziale. Il risultato è che siamo rimasti a guardare. Spero almeno abbiano il buongusto di farla passare come una conquista”.

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