Terrorismo, due pakistani arrestati a Brescia: esaltavano la jihad e l’odio contro l’Occidente

4 Dic 2023 13:28 - di Luciana Delli Colli
terrorismo pakistani

Messaggi d’odio contro il mondo occidentale, contro la comunità ebraica e gli omosessuali. E, ancora, esaltazione dei gruppi jihadisti e del “martirio” come forma di lotta. A propagandarli sul web erano due cittadini di origine pakistana, uno dei quali naturalizzato italiano, arrestati dalla polizia nell’ambito di un’operazione antiterrorismo, coordinata dalla Procura di Brescia. I due, che hanno 20 e 22 anni, sono accusati di apologia aggravata dalla finalità di terrorismo e di avere diffuso idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale, incitando alla discriminazione o a commettere atti di violenza nei confronti di persone in quanto appartenenti a un gruppo nazionale, etnico o razziale.

Le indagini sui due pakistani arrestati per terrorismo

Le indagini sono iniziate nell’ottobre 2022 quando, sulla base di evidenze d’intelligence e di elementi acquisiti nel corso del monitoraggio del web, gli investigatori hanno avviato gli approfondimenti mirati nei confronti dei due indagati, che si erano fatti notare per la comune presenza su diversi social e su alcuni network virtuali giovanili che manifestavano interesse per tematiche jihadiste. In particolare, grazie alle evidenze investigative, è emerso che i due giovani si sono costantemente impegnati nel creare, condividere ed esaltare sul web contenuti apologetici su Al-Qaeda, l’Isis e la Jihad Islamica Palestinese, oltre che sulla pratica del martirio.

L’esaltazione dell’attacco di Hamas del 7 ottobre

I due, inoltre, dopo l’attacco del 7 ottobre scorso a Israele, hanno manifestato la propria vicinanza e il proprio plauso nei confronti delle violenze, esaltando le attività della formazione terroristica Al-Qassam, braccio armato di Hamas. I contenuti postati, peraltro, oltre a caratterizzarsi per la radicalità di matrice confessionale antisciita, si sono progressivamente connotati per una peculiare forma di radicalizzazione che coniuga la matrice religiosa con un profondo sentimento antisemita e omofobo. Significativa, al riguardo, la diffusione di messaggi d’odio rivolti contro il mondo occidentale, le comunità ebraica e Lgbt, contro i quali ricorrevano anche grafie, immagini caricaturali stilizzate e meme di matrice suprematista e neonazista, tese a esaltare la figura di Hitler, delle Ss e di terroristi di estrema destra italiani.

La propaganda online per raggiungere ragazzi molto giovani e plagiabili

Le indagini hanno consentito di individuare altre due persone collegate ai due giovani pakistani, che condividono con loro l’interesse per tematiche jihadiste. Uno dei due, in particolare, ha postato sul web numerosi contenuti connotati da profondo sentimento antisemita e omofobo. Il frequente uso del web, sottolineano gli investigatori, rientra nei canoni operativi delle formazioni terroristiche, che da tempo lo utilizzano come strumento di elezione per la macchina della propaganda, consentendo di raggiungere una pluralità di soggetti spesso molto giovani e facilmente plagiabili.

 

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