Toninelli batte cassa: chiede un “gettone” per le riunioni dei probiviri. Il M5S la prende male
Danilo Toninelli batte cassa. L’ultima idea partorita dall’ex ministro delle Infrastrutture è davvero paradossale. Ha ventilato ai big del M5S un suggerimento: stabilire un gettone di presenza per le riunioni del collegio dei probiviri- di cui fa parte-, ossia il comitato che si trova a dirimere questioni su sanzioni e/o espulsioni da comminare agli iscritti del Movimento. Pare – stando alla ghiotta notizia che leggiamo sul Corriere della Sera online– che l’idea non si stata considerata perticolarmente brillante all’interno del partito. Tutt’altro. Ma come? Proprio lui? Toninelli ha fatto il paladino dell’anti- casta, il vessillifero dei costi-benefici, con cui ha bloccato tutti i cantieri, Tav in testa. E ora? Si batte per un “gettone” di presenza nel collegio dei probiviri?
Toninelli, il paradosso di un ex “pauperista”: un gettone per le riunioni
La notizia è godibilissima, ma non tanto per i grillini. La sua proposta infatti “secondo i rumors romani – riporta il quotidiano on line- avrebbe suscitato irritazione, perplessità e qualche malumore. Non dubitiamo dell’imbarazzo creato da Toninelli, mister gaffe insuperato; protagonista di video e dichiarazioni che hanno suscitato ironie, meme, prese in giro. La sua ipotesi è in stand by per ora. Non piace al M5S l’idea di aumentare i costi e creare un precedente per le casse pentastellate. Il collegio dei probiviri è stato istituito nel 2016 e finora ha sempre lavorato gratuitamente. Proprio lui ora chiede una remunerazione? Ma – come spiegano alcuni stellati – “spesso alcuni casi necessitano di molto tempo e di decisioni delicate, anche legalmente”. Ecco, quindi il motivo del gettone. Che non riguarderebbe solo l’ex ministro dei Trasporti, ma anche gli altri due esponenti del collegio: l’ex ministra Fabiana Dadone e la presidente della Vigilanza Rai Barbara Floridia. Toninelli, contattato dal Corriere, per ora non ha commentato la notizia.