Urso: “Lavoriamo alla fusione nucleare con l’obiettivo nel 2050. Centrato il calo dei prezzi”

4 Dic 2023 9:25 - di Sara De Vico

“Il nostro obiettivo deve essere accelerare sulla fusione nucleare per centrare l’obiettivo nel 2050″. Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso in un’intervista al Messaggero in vista della  missione in Giappone. Dove presenterà il Piano italiano per la microelettronica. L’Italia sta facendo la sua parte per recuperare i ritardi. “In questi anni ha continuato a sviluppare il settore nucleare laddove poteva farlo, cioè all’estero”.

Urso: “Si alla fusione nucleare in asse con il Giappone”

“Porteremo investimenti dalle maxi-multinazionali dei chip come quelle giapponesi”, spiega Urso.  “Con il ministro Gilberto Pichetto Fratin siamo d’accordo sullo sviluppo di un Piano che parta dalla formazione, dalla ricerca. E quindi dallo sviluppo della tecnologia sul nucleare avanzato, pulito e sicuro”. “La terza generazione avanzata dovrebbe essere pronta nel 2030, mentre la quarta forse nel 2040. Per questo serve una programmazione ultradecennale. Che vada oltre anche i cambi di governo“.

Lavoriamo per un piano ultradecennale

Gli esempi non mancano. “Sono stato recentemente in Slovacchia dove ho inaugurato il terzo reattore nucleare della centrale di Mochovce. Realizzato dall’Enel, che garantirà una produzione pari al 14% di quel che serve al sistema elettrico di quel paese. Il gruppo è poi impegnato anche nella realizzazione del quarto reattore che dovrebbe essere in funzione nel 2025. Che garantirà l’autonomia della Slovacchia. Ma fornisce anche energia da esportare. La stessa Enel è in prima linea su questo fronte”.

“Cruciale il lavoro di ricerca di Eni voluto da Meloni”

Il ministro sottolinea che sarà  cruciale il lavoro di ricerca già avviato da tempo dall’Eni sulla fusione. Fronte strategico come confermato dal premier Giorgia Meloni. Con la nuovo  norma del decreto Energia si individuano gli incentivi agli impianti industriali di autoconsumo. “Si tratta di una norma che consente all’Enea di individuare precisi criteri di qualità. Sulla base dei quali rilasciare dei certificati per gli impianti fotovoltaici che tengono conto anche di sostenibilità e risparmio del suolo”. Verranno premiati quelli più efficienti e più sostenibili. Urso conferma la riapertura delle miniere. “Stiamo realizzando una mappa aggiornata. Con le nuove tecnologie le estrazioni sono più facili e sostenibili. Inoltre spingiamo anche sul riciclo. Un campo in cui siamo tra i Paesi più avanzati in Europa”.

Il grande polo di produzione di pannelli fotovoltaici

Sulla produzione di pannelli fotovoltaici c’è un grande polo dell’Enel a Catania, che potrebbe diventare il più grande in Europa. Invece sul fronte dei chip, dove esiste già un hub con StMicroelectronics, si punta sulla realizzazione di un nuovo progetto. Una “linea pilota” sempre a Catania nell’ambito di un bando europeo. “Si tratta – prosegue Urso – di un centro sulla produzione di chip a carbone di silicio che servono al settore aerospaziale e all’automotive.

L’accordo sui prezzi ha funzionato

A poche ore dal tavolo per fare il punto sugli sconti del trimestre anti-inflazione, Urso anticipa che l’accordo sui prezzi non sarà prorogato perché ha raggiunto il suo obiettivo.Sono i numeri a parlare. La caduta è scesa allo 0,8% a novembre, sotto gli indici di Germania, Francia e Spagna. Mentre un anno fa era all’11,8%. Il carrello della spesa si è ridotto di ben due punti percentuali. E perfino gasolio e benzina sono ai minimi”. Ora la partita si sposta sul rilancio dei consumi.

 

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