Amato fa l’offeso con la Meloni e lascia la Commissione IA: “Non sanno cosa perdono…”

5 Gen 2024 8:19 - di Lucio Meo

Sul tema della commissione” algoritmi “credo si sappia che non è stata una mia iniziativa e ho detto tendenzialmente quello che pensavo ma al di là di questo, non ho nulla da dire nello specifico al professor Amato, sono rimasta francamente basita dalle dichiarazioni che riguardano la Corte Costituzionale”, aveva detto Giorgia Meloni, in uno dei passaggi della conferenza stampa di ieri, per la fine dell’anno.

Una dura risposta all’intervista rilasciata da Giuliano Amato, in mattinata, nella quale l’ex premier e presidente della Consulta lanciava criptici allarmi sulla possibile deriva “autoritaria” che il governo di centrodestra potrebbe provocare nella limitazione dei poteri della Corte. Parole alle quali la Meloni aveva replicato e che oggi, sul “Corriere della Sera”, hanno convinto Amato ad annunciare le sue dimissioni dalla cosiddetta Commissione Algoritmi chiamata a gestire il passaggio alla Intelligenza artificiale nella comunicazione. “Democrazia a rischio, l’Italia può seguire Polonia e Ungheria” era il titolo dell’intervista di Amato…

Amato lascia la Commissione IA e si lamenta della “difesa” della Meloni

“Si pone il problema perché entro il 2024 il Parlamento, che oggi ha una maggioranza di centrodestra, deve nominare 4 giudici della Corte Costituzionale, quindi” ci sarebbe “il rischio di una deriva autoritaria”. “Questa idea per cui quando vince la sinistra deve poter esercitare tutte le prerogative e quando vince la destra no, temo necessiti di alcune modifiche costituzionali”, credo sia “una deriva autoritaria pensare che chi vince le elezioni non abbia le stesse prerogative della sinistra“, ha aggiunto il premier, ricordando poi che la scelta di Amato per la Commissione Algoritmi non era arrivata da lei, ma dagli uffici di Palazzo Chigi. Passaggio che ha “offeso” Amato…

L’addio dell’ex premier socialista

“È una commissione della presidenza del Consiglio, e visto che la mia nomina non risulta essere un’iniziativa della presidente del Consiglio lascio senz’altro l’incarico. Peccato, ci perdono qualcosa… Ma a me semplificherà la vita…”, commenta oggi Amato sul “Corriere”.  Che precisa: “Io non ho assolutamente parlato dell’elezione dei giudici della Corte. Ho evidenziato un altro problema, come sa chi ha letto davvero l’intervista. Ho parlato dell’accoglienza delle decisioni della Corte, chiunque l’abbia eletta, e ad oggi in Italia non è mai stata la presidente del Consiglio a porre questa questione. Hanno cominciato altri esponenti della sua maggioranza, ma non lei…”. Poi Amato annuncia che l’ultimo incarico ricevuto terminerà anzitempo perché la Meloni ha sconfessato la sua nomina.

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