Anche i clan Casamonica e Spada intascavano il reddito di cittadinanza: 38 denunciati

6 Gen 2024 19:03 - di Luisa Perri
casamonica, spada

Numerosi appartanenti a due noti clan criminali della Capitale (Casamonica e Spada) beneficiavano del reddito di cittadinanza. Ennesima scoperta per un sussidio che premiato i furbetti depredando le casse dello Stato a danno di chi aveva effettivamente necessità. La differenza nel cambio di passo, rispetto al passato, è che ora si incrociano le informazioni da diverse banche dati. Cosa che in passato avveniva con qualche difficoltà in più, dato che i governi precedenti non manifestavano questa impellenza di stanare i furbetti.

Finalmente incrociati i dati tra Inps e altre banche dati

La notizia è giunta alla vigilia dell’Epifania dalla Questura di Roma. Negli ultimi giorni, 38 persone appartenenti a 17 distinti nuclei familiari, tre delle quali appartenenti ai clan Spada e Casamonica, sono state denunciate dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Piazza Dante grazie ad accertamenti svolti presso anagrafe, Banca Dati Motorizzazione Civile e Inps. L’accusa per tutti è quella di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Casamonica e Spada: una truffa da 240mila euro

Si tratta, in particolare, di soggetti che, a vario titolo, hanno prodotto mendaci dichiarazioni e/o omesso di comunicare all’ente erogatore informazioni rilevanti circa la sussistenza o permanenza dei requisiti per la percezione del reddito di cittadinanza e in un caso anche del reddito di emergenza. Simulando ad arte l’esistenza di più persone nel nucleo familiare per ampliare il diritto di percezione, omettendo procedimenti giudiziari a loro carico (nell’ambito dei quali alcuni sono stati destinatari di misure precautelari e cautelari, con restrizioni agli arresti domiciliari e in carcere e condanne penali ricevute negli ultimi dieci anni). Dai calcoli effettuati, i 38 indagati avrebbero percepito, in assenza dei requisiti di Legge, la somma complessiva, tra i 37 con reddito di cittadinanza e uno con quello di emergenza, di circa 240 mila euro.

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