Attentato a Kerman, anche senza prove l’Iran ha deciso che la responsabilità è di Israele. Si teme l’escalation

4 Gen 2024 8:56 - di Redazione

Nonostante la retorica e le accuse ai “sionisti”, Lo scrive il New York Times, citando due persone “che hanno familiarità con le discussioni interne dell’Iran”.

Secondo il quotidiano americano, Khamenei ha ordinato ai suoi capi militari di esercitare “pazienza strategica” ed evitare qualsiasi grave escalation con gli Stati Uniti, limitando ad esempio gli attacchi per procura da parte delle milizie sciite alle basi militari Usa in Siria e Iraq, e a ridurre al minimo le risposte a qualsiasi presunta operazione israeliana all’interno della Repubblica islamica.

Il Nyt afferma inoltre che, sebbene l’intelligence iraniana non indichi un coinvolgimento israeliano nella strage di ieri vicino alla tomba del generale Qassem Soleimani, i leader di Teheran hanno deciso di ritenere Israele pubblicamente responsabile dell’attacco, indipendentemente dalle prove.

“Quanto accaduto in Iran – commenta intanto il deputato di Fratelli d’Italia Giangiacomo Calovini, capogruppo in Commissione Esteri a Montecitorio – avviene in un quadro complesso alla luce del quale è impossibile, ad ora, attribuire delle responsabilità. Tuttavia, davanti alla morte di molti, troppi, innocenti è doveroso esprimere solidarietà alla popolazione civile colpita e auspicare che la comunità internazionale si attivi ancor di più per evitare ulteriori pericolose escalation di tensione in Medio Oriente”.

In una intervista all’AdnKronos intanto Nicola Pedde, direttore dell’Institute for Global Studies (Igs), sottolinea che “non è quello tipico israeliano” il ‘modus operandi’ del duplice attentato che ha fatto strage vicino al cimitero di Kerman in occasione del quarto anniversario della morte del generale Qassem Soleimani.

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