Biden nel baratro: tutti e tre i candidati repubblicani vincerebbero il duello col presidente che ha deluso gli americani

15 Gen 2024 16:41 - di Redazione
Biden

Inizia oggi con i caucus in Iowa la corsa per la nomination repubblicana. Ma intanto i sondaggi danno per vincenti tutti e tre i principali candidati, Donald Trump, Nikki Haley e Ron DeSantis, su Joe Biden. E’ quanto emerge da un sondaggio pubblicato oggi da Cbs News/YouGov. Secondo il quale se si votasse oggi il presidente sarebbe sconfitto da tutti e tre i candidati. Anche se con percentuali sensibilmente diverse.

Interessante notare infatti che il vantaggio più ampio su Biden non è di Trump, ma dell’ex ambasciatrice all’Onu, che avrebbe il 53% contro il 45%. Otto punti di vantaggio dovuti soprattutto al fatto che la repubblicana attirerebbe il sostegno di moderati e indipendenti molto più dell’ex presidente e del governatore della Florida. Secondo il sondaggio infatti in un duello con Biden, il 59% voterebbe per Haley, mentre il 55% e il 54% voterebbero per DeSantis e Trump.

Così in un ipotetico duello Biden-DeSantis, il governatore della Florida vincerebbe, ma di misura, con un 51% contro il 48% del presidente. Mentre con Trump sarebbe di fatto un testa a testa, con l’ex presidente al 50% e il presidente in carica al 48%. Nonostante questo, Trump continua a godere di un ampio vantaggio nelle primarie: a livello nazionale infatti, ha 55 punti di vantaggio, con il 69%, mentre DeSantis ha il 14% e Haley ha il 12%.

“La pompa magna mediatica con cui era stata accompagnata l’ascesa di Biden alla presidenza sembra ormai soltanto un lontano ricordo. I fasti quasi barocchi della restaurazione, celebrati il 20 gennaio 2021 tra Lady Gaga e Jennifer Lopez, hanno lasciato il
posto a un presidente debole, impopolare e isolato”. Lo scrive Stefano Graziosi nel suo libro (appena uscito per Ares)  “Joe Biden. Tutti i guai del presidente“.

Biden, con il motto “America is back”,  aveva promesso una rinascita degli Stati Uniti: eppure, nel giro di alcuni mesi, il neoeletto presidente americano si è trovato a fronteggiare un numero crescente di crisi in politica interna e internazionale, che hanno determinato il crollo della sua popolarità. Nel libro Graziosi ripercorre l’amministrazione del presidente, penalizzato dalle spaccature interne al Partito democratico e al suo stesso governo, oltre che da una leadership personale incerta: elementi che hanno indebolito la capacità di deterrenza di Washington nei confronti dei nemici dell’Occidente.

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