“Colpetto” di luna: Virginia Raffaele chiude col flop. La bufala della censura non ha aumentato gli ascolti

27 Gen 2024 15:09 - di Redazione
Virginia Raffaele

Più che un “Colpo di Luna” un colpetto: non è riuscito neanche il mago Silvan a risollevare gli ascolti della terza e ultima puntata dello show di Virginia Raffaele. Non ha evidentemente funzionato l’effetto polemica e le voci (smentite dai diretti interessati) di una censura invocata dal ministro Gennaro Sangiuliano sui vertici Rai per l’imitazione di Beatrice Venezi da parte della stessa Raffaele.

Share al 14%, lo show di Virginia Raffaele quasi doppiato da Bonolis

L’ultima puntata dello show di Raiuno condotto dalla comica e imitatrice romana si è fermato infatti a 2.395.000 (share 14.1%), surclassato da “iao Darwin” condotto da Paolo Bonolis su Canale 5 che si aggiudica la gara degli ascolti nel prime time di ieri con 3.466.000 spettatori (share 23.8%). Quello che, il sito specializzato di Davide Maggio, definisce senza mezzi termini un flop. «Nella serata di ieri, venerdì 26 gennaio 2024, su Rai1 – dalle 21:44 alle 23:50 – la terza e ultima puntata della trasmissione di Virginia Raffaele ha conquistato 2.395.000 spettatori pari al 14.1% di share (Ultimo Giro, dalle 23:53 alle 00:00, a 1.107.000 e il 10.1%). Su Canale5 – dalle 21:36 alle 00:50 – la settima puntata di Ciao Darwin 9 – Giovanni 8.7 ha incollato davanti al video 3.466.000 spettatori con uno share del 23.8% (Highlights: 1.247.000 – 21.1%)».

Successo del film “Per un nuovo domani” con Neri Marcorè

Da segnalare, invece, in prima serata, su Rai 3 l’exploit di “Per un nuovo domani”, il film diretto da Luca Brignone e interpretato da Neri Marcorè. La trama del film “Per un nuovo domani” è basata su una storia vera che si svolge tra il 1941 e il 1943. Più di 70 ebrei furono sottoposti a un internamento libero a Castelnuovo di Garfagnana, in Italia. L’internamento libero era una forma di internamento coatto con cui le autorità fasciste obbligavano gli ebrei a risiedere in un comune stabilito in precedenza, senza la necessità di rinchiuderli in campi di concentramento. Il film è stato seguito da 1.094.000 spettatori (share 5.7%). Una produzione low budget, costata appena 600mila euro, dagli ascolti estremamente lusinghieri).

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *